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Sicurezza sul lavoro, la prevenzione comincia a scuola. Con tanto di simulazioni

BOLOGNA - Si comincia dalla scuola materna per prevenire incidenti e morti sul lavoro. E' il progetto pilota,

Pubblicato:18-12-2015 16:39
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:43

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BOLOGNA – Si comincia dalla scuola materna per prevenire incidenti e morti sul lavoro. E’ il progetto pilota, il primo di questo tipo a livello nazionale, avviato in 31 istituti di Bologna e provincia di ogni ordine e grado, presentato oggi dal delegato alla Scuola della Città metropolitana, Daniele Ruscigno. A essere coinvolti sono 2.919 alunni delle scuole materne, elementari e medie, a cui si aggiungono altri 1.021 studenti delle superiori.

Sono inoltre 171 gli insegnanti preparati per insegnare sicurezza a scuola, più altri 41 docenti delle superiori idonei per formare gli studenti sempre in materia di sicurezza per l’alternanza scuola-lavoro. Il percorso è già iniziato e si concluderà a maggio.

Sgombero_via_agucchi_pompieriSaranno coinvolti Vigili del fuoco, esperti dell’Ausl e della Protezione civile, saranno organizzati momenti formativi e lavori di gruppo, ma anche giochi di ruolo e simulazioni. In primavera sono previste alcune iniziative come giochi in piazza e simulazioni di pericolo nei cantieri. Ad esempio, sarà allestito un ponteggio non in sicurezza e fatto crollare, con tanto di recupero delle persone rimaste intrappolate. Il progetto prevede anche un concorso (video, musica, multimediale) sulla sicurezza, il cui termine scade il 30 marzo. La premiazione è in programma a fine maggio, nel corso di un evento pubblico aperto a tutti i cittadini.


Oltre alla prevenzione sul luogo di lavoro, in classe si parlerà anche di altri tipi di sicurezza: a casa, a scuola, per strada, nello sport e sul web. “Tipicamente la sicurezza viene considerata una scocciatura- afferma Ruscigno- salvo accorgersi della questione solo quando accade qualcosa di grave. Dobbiamo lavorare sulla cultura della sicurezza per combattere il fenomeno delle morti bianche, partendo anche dai bambini”, nella speranza che “attraverso loro si educhino anche gli adulti, che devono dare il buon esempio”.
Il progetto, coordinato da Coalberto Testa, è stato curato da Margherita Gobbi, dirigente dell’istituto comprensivo di Castel Maggiore, e da Domenico Altamura, preside dell’Ic 5 di Bologna. Hanno collaborato anche l’Arma dei Carabinieri, l’Inail, l’Ufficio scolastico regionale e l’Iiple.

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