Giornalismo, all’Università di Viterbo a lezione con il Messaggero sull’impatto digitale

Un incontro-evento per conoscere come sono cambiati l'informazione e il lavoro di redazione

ROMA – Si è tenuta a Viterbo, all’Università degli Studi della Tuscia, una lezione evento sul giornalismo digitale. Ospiti dell’appuntamento, promosso dalla Cattedra di Culture Digitali e Social Media del Professor Michele Zizza, sono stati il direttore del Messaggero.it Guglielmo Nappi e la redattrice social del Messaggero Valentina Panetta. Ad aprire l’incontro è stato il Magnifico Rettore Stefano Ubertini in un’aula gremita di studenti, oltre 100, che hanno inondato di domande gli ospiti.

Come case study è stata affrontata proprio una notizia che oggi ha aperto la testata di via del Tritone: Banche del latte materno, corsa alla donazione dopo l’appello sul web. “Serve aiuto per salvare le vite”. Il direttore del Messaggero.it ha illustrato come l’informazione si è trasformata nel corso degli anni e come la ricerca delle fonti, nell’overload informativo, sia sempre più difficile ma necessaria per garantire un servizio di qualità. Al dibattito ha preso parte anche il professor Alessandro Sterpa coordinatore del Dottorato di Ricerca in Società in mutamento: politiche, diritti e sicurezza e la professoressa Giuseppina Gianfreda, Presidente del Corso di Laurea in Comunicazione, Tecnologie e Culture Digitali. Valentina Panetta ha raccontato ai discenti come la strategia social di redazione è sempre più centrale e richiesta per garantire il posizionamento della testata ai vertici del giornalismo nazionale e non solo. Sempre la giovane giornalista, parlando della notizia della banca del latte all’ospedale Bambino Gesù, ha spiegato come la scelta di generare interazione commentando la notizia abbia portato a un aumento di traffico sulla piattaforma che si è concretizzato, poi, in un boom di donazioni di latte materno al nosocomio pediatrico. La notizia che rende un servizio ai lettori e fa bene alla società, di questo e di altre dinamiche dell’informazione digitale, si è discusso all’Università di Viterbo, polo accademico sempre più riferimento anche per le scienze sociali.