Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – A quindici anni dall’uscita al cinema di ‘Come d’incanto’, su Disney+ debutta ‘Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti’. Nel primo film, a tecnica mista, abbiamo visto Giselle (Amy Adams) sognare insieme al suo principe Edward (James Marsden) il bacio del vero amore nel magico regno di Andalasia. Ma la storia ha preso una svolta inaspettata trasportando il principe e la principessa dal mondo animato a quello della realtà in una caotica New York. Giselle si è subito ambientata grazie all’amore per un altro principe: Robert Philip (Patrick Dempsey), un disilluso avvocato newyorkese, divorziato e con una figlia di sei anni, e impegnato con la fidanzata Nancy (Idina Menzel). Dopo tanta attesa, è giunta l’ora di scoprire come procede la vita di Giselle e Robert, accompagnati dalle musiche del premio Oscar Alan Menken. Per il sequel “ci siamo chiesti quale fosse il dilemma di Giselle? Come sarà la nuova Giselle? Ci siamo domandati su come andare avanti con la storia ma, al tempo stesso, volevamo realizzare un film diverso per mostrare un nuovo inizio per tutti i personaggi del primo film”, ha raccontato il produttore Barry Josephson, in occasione della conferenza stampa globale. Per Amy Adams è stato fondamentale mantenere l’innocenza e la spontaneità di Giselle. “Il mio personaggio si è evoluto. Quindi ci siamo chiesti in che situazione potesse trovarsi a dieci anni di distanza. Il nostro obiettivo, però, è stato quello di mantenere la verità dei suoi sentimenti, la sua gioia, la sua ingenuità e la sua purezza. Ed è tutto questo che rende speciale Giselle. Quindi, ho deciso di prendere tutto ciò che ho amato di lei nel primo film e di inserirlo in questo nuovo capitolo”.
In ‘Come per disincanto’ i fan del primo film vedranno un’altra prospettiva di Robert. Un esempio? L’attore si è cimentato in numeri musicali. “Inizialmente lo vediamo uguale a come lo avevamo lasciato. Lo vediamo alle prese tra il nuovo bambino e la sua bambina, avuta dalla prima moglie, e il conflitto tra la matrigna. Cimentarmi nel canto e nella danza è stato davvero liberatorio e divertente. Per me è stata un’esperienza straordinaria trovare la mia voce con il vocai coach, imparare i testi e le coreografia. Tutto bello, non lo avevo mai fatto prima. Cantare è incredibile e spaventoso però è stato bello condividere il lavoro con tutti loro”, ha raccontato la star di ‘Grey’s Anatomy’. La sua performance ha entusiasmato Amy Adams. “È stato davvero divertente vedere Patrick in queste vesti. Non ho mai visto un uomo più felice di avere una tunica addosso, a parte mio marito (ha riso, ndr)”, ha raccontato l’attrice.
Tra le new entry nel cast Maya Rudolph: “Non è la prima volta che canto, ma questa esperienza è stata completamente nuova per me. E poi sapere di lavorare con le canzoni composte e scritte da Alan Menken e Stephen Schwartz è stato il sogno di una vita”, ha detto Rudolph. L’attrice ha poi raccontato il set in Irlanda con le difficoltà dovute alla pandemia e al vaccino, arrivato da poco. “È stato un periodo difficile e spaventoso, molti di noi sono partiti all’estero per la prima volta dall’inizio della pandemia e molti non erano vaccinati. Tutti volevamo far pare di questo film, è stato un grande atto di fede”.
Un progetto speciale anche per Amy Adams, che porta con sé l’eredità di ‘Come d’incanto’: film che ha fatto parte degli inizi della sua carriera. “Con ‘Come d’incanto’ stavamo facendo un grande salto nel buio. Ci siamo buttati a capofitto senza pensare al risultato o all’indice di gradimento del pubblico. Ricordo di aver avuto molta paura la prima volta che ho visto il film alla presenza del pubblico”, ha ricordato l’attrice. “Dopo un po’ la sala si è lasciata andare ed è stato un momento davvero meraviglioso. Era anche all’inizio della mia carriera – ha proseguito Adams – quindi questo film ha significato molto per me. E a questo punto della mia vita sono grata di poter tornare a riscoprire Giselle”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it