NEWS:

Dall’Amazzonia al ‘Loss and damage’: per Lula, non ancora presidente, è stata una Cop27 da protagonista

Il capo dello Stato eletto del Brasile si è recato in Egitto e ha fatto alcuni annunci che hanno richiamato l'attenzione del mondo

Pubblicato:18-11-2022 15:19
Ultimo aggiornamento:18-11-2022 18:04
Autore:

Brasile
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Dal nostro corrispondente Joao Marcelo

SAN PAOLO (BRASILE) – La partecipazione alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 (Cop27) del Brasile, il Paese con il più alto tasso di biodiversità del mondo, ha generato più attenzione del previsto. Il gigante sudamericano, oltre otto milioni di chilometri quadrati di estensione, circa 26 volte l’Italia, è stato presente al summit con tre padiglioni, fra i quali uno dedicato ai governatori degli Stati che si trovano nella foresta Amazzonica. A provocare la maggiore aspettativa è stata però la presenza del presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva, uscito vincitore dal ballottaggio dello scorso 30 ottobre contro il capo dello Stato in carica al momento, Jair Bolsonaro.

Nel corso di una conferenza organizzata dalle Nazioni Unite durante il vertice Lula ha definito il settore agrobusiness un “partner strategico” nella lotta ai cambiamenti climatici e ha evidenziato la necessità di andare verso “un’agricoltura rigenerativa” che “non abbatta un solo metro di foresta”. Nel suo discorso, il presidente ha anche citato i risultati più recenti della ricerca scientifica rispetto alla possibilità di conciliare produttività e sostenibilità.


Nel corso del suo intervento davanti ai leader mondiali, Lula ha proposto un’alleanza per combattere la fame nel mondo, oltre ad aver ottenuto dai Paesi ricchi l’impegno a compiere la promessa sullo stanziamento di risorse per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici che si verificano nei Paesi più poveri, i finanziamento al cosiddetto “loss and damage”. Lo stesso presidente eletto si è impegnato a rafforzare gli sforzi per azzerare la deforestazione entro il 2030 e per punire attività illegali come l’estrazione d’oro e più in generale il fenomeno delle miniere clandestine, l’abbattimento degli alberi e le attività agricole illegali.

La proposta della Cop del 2025 in Amazzonia

L’intervento di Lula è stato rilanciato da numerose testate e ha avuto un certo impatto sulla comunità internazionale. Già durante il suo primo discorso, quello durante l’incontro promosso dall’Onu, Lula aveva ottenuto risalto annunciando che avrebbe chiesto al segretario generale Antonio Guterres di organizzare la prossima Cop 2025 nell’Amazzonia brasiliana. “Chiederemo a Guterres che il summit venga fatto negli Stati di Amazonas e di Parà che sono pronti ad accogliere qualsiasi conferenza internazionale”, la proposta del politico brasiliano.

Il presidente eletto ha poi preso parte a un incontro con i leader dei popoli originari, nel corso del quale ha espresso il desiderio che rappresentanti nativi ricoprano incarichi di governo nella sua amministrazione. Lula ha affermato infatti che i popoli originari sono i principali responsabili delle preservazione della maggioranza delle foreste del mondo. Il presidente eletto è poi tornato a toccare il tema delle risorse che i Paesi ricchi devono impiegare nella difesa della biodiversità. “Vogliamo sapere quanto ci pagheranno per salvare il pianeta”, ha incalzato il politico brasiliano.

Premiata la società civile brasiliana

Lula ha poi incontrato Guterres, oltre alla ministra delle Relazioni estere della Germania Annalena Baerbock e il ministro del Clima e dell’ambiente della Norvegia, Espen Barth Eide.
Oltra al presidente eletto il Brasile ha partecipato alla Cop27 anche con la sua società civile, che ha potuto disporre di un padiglione dedicato. Durante il vertice è stata annunciata la vittoria del premio ImaGen Ventures, promosso da Generation Unlimited, un’iniziativa dell’Unicef, da parte del Movimento dos Trabalhadores Sem Teto (Mtst), un’organizzazione della società civile attiva sui fronti della lotta alle disuguaglianze sociali e per il diritto alla casa.

Il riconoscimento è diretto alle iniziative che apportino innovazione nella ricerca di soluzioni sostenibili per il pianeta. L’Mtst si è aggiudicato questo titolo con il suo progetto “Quebrada Agroecológica”, tramite il quale l’organizzazione ha portato delle mini cisterne sostenibili in una delle comunità che gestisce a Garulhos, nello Stato meridionale di San Paolo. Questo progetto ha garantito l’accesso all’acqua a più di 2mila famiglie. L’iniziativa si è resa necessaria a causa della scarsità d’acqua che colpisce la regione e ha offerto un’alternativa grazia alla raccolta dell’acqua piovana.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it