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Boom di casi Covid tra gli under 13, Donini: “Presto test rapidi riservati”

L'Emilia-Romagna ha chiesto di creare una 'riserva' di tamponi rapidi destinata ai bambini e ai ragazzi sotto i 12 anni

Pubblicato:18-11-2021 14:50
Ultimo aggiornamento:18-11-2021 14:50
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farmacia bologna
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BOLOGNA – Si apre uno spiraglio per una ‘riserva’ di tamponi rapidi destinata ai bambini e ai ragazzi sotto i 12 anni, che trovano spesso le farmacie ‘murate’ dai non vaccinati che vogliono ottenere in questo modo il Green pass. “Abbiamo chiesto alle farmacie di riservare slot di tamponi rapidi alla popolazione non vaccinabile. Non succeda- avverte l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini- che un ragazzo che vuole testare la sua condizione rispetto al Covid non trovi posto per via dell’afflusso di coloro che hanno bisogno del Green pass”. Su questo la Regione Emilia-Romagna ha trovato la disponibilità delle farmacie. “Credo che Federfarma abbia già mandato una circolare ai suoi aderenti in questo senso”, annuncia l’assessore durante la conferenza stampa tenuta questa mattina.

TRA I 6 E I 13 ANNI CI SONO 193 CASI SU 100.000 ABITANTI

A suggerire una accelerazione su questo fronte è soprattutto la situazione dei contagi di questi giorni, che si concentra in particolare modo sui bambini che frequentano le scuole elementari e le medie. “L’incidenza di gran lunga superiore ce l’abbiamo tra i sei e i 13 anni“, ribadisce infatti Donini. Nel dettaglio, tra i sei e i 10 anni l’incidenza è addirittura di 193 casi su 100.000 abitanti, mentre tra gli 11 e i 13 anni è leggermente più bassa, 165 casi su 100.000 abitanti. Una situazione che ha spinto la Regione a spingere anche in un’altra direzione: la vaccinazione con terza dose per gli insegnanti e il resto del personale scolastico, a prescindere dall’età.

“ANCHE INSEGNANTI DEVONO ESSERE VACCINATI SUBITO”

“Abbiamo reiterato la richiesta al Governo- fa sapere sempre Donini- di inserire nella terza dose, oltre agli over 40, anche il personale scolastico e i care giver“. In particolare il “personale scolastico, che lavora in parte con una popolazione non vaccinabile e dove l’incidenza del virus è oggi molto alta, dovrebbe essere maggiormente tutelato”, sottolinea ancora l’assessore.


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