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XIX Giornata della sicurezza nelle scuole, Cittadinanzattiva: “In un anno 35 crolli”

6 solo nell'ultimo mese. Lanciata indagine con il Dipartimento Protezione civile e l'Associazione nazionale presidi

Pubblicato:18-11-2021 13:24
Ultimo aggiornamento:18-11-2021 13:31

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ROMA – Più della metà degli istituti scolastici è privo del certificato di agibilità statica (54%) e di quello di prevenzione incendi (59%); il 43% del totale delle scuole è in territori ad elevata sismicità, e 1.983 istituti (4,9%) si trovano in una zona soggetta a vincoli idrogeologici. Sono i dati presentati da Cittadinanzattiva in occasione della XIX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole. Questa mattina, al liceo Kennedy di Roma, l’associazione ha lanciato un’indagine per scoprire come la pandemia ha cambiato la scuola, insieme al Dipartimento Protezione civile e all’Associazione nazionale presidi (Anp).

Secondo i dati di Cittadinanzattiva, il 18% degli istituti è da considerarsi un vetusto (con più di 50 anni). Fra settembre 2020 ed agosto 2021, si sono verificati 35 episodi di crolli, circa tre al mese. E in due settimane, fra fine ottobre e l’11 novembre, ben 6 casi di crolli. Il 10 novembre, nel liceo ‘Boggio Lera’ di Catania, è crollato il tetto della scuola a causa delle abbondanti piogge. Lo stesso giorno è avvenuto un crollo nella palestra della scuola media ‘Staffetti’ di Massa; l’IC comprensivo di Torre del Greco, che rimarrà chiuso fino al 19 novembre a causa di improvvisi crolli di intonaco nei corridoi. A Rodigo, in provincia di Mantova, il 5 novembre è crollato il controsoffitto in un’aula della scuola primaria; in cinque delle sei classi del plesso ‘Don Milani’ di Paternò (PA) si sono verificati, il 3 novembre, crolli nel controsoffitto a causa delle piogge.

“Da sempre, con la Giornata della sicurezza nelle scuole, puntiamo al protagonismo degli studenti perché possano vivere in ambienti scolastici sicuri ed adeguati alle loro esigenze, ed essere i primi informatori presso la comunità e le famiglie rispetto ai corretti comportamenti da attuare di fronte ai rischi del territorio in cui vivono- ha dichiarato Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva- Alle istituzioni chiediamo di non abbassare la guardia di fronte alla necessità di avere scuole sicure da un punto di vista strutturale ma anche di tenere alta l’attenzione sulla prevenzione dai rischi naturali, come terremoto e alluvione. Le prove di emergenza possono essere fatte, anche rispettando le disposizioni anti-Covid e non esistono deroghe a queste misure di protezione”.


Guardare sempre le uscite di emergenza, osservare i luoghi e gli eventuali pericoli, documentare e segnalare eventuali problemi e soprattutto prendersi cura degli spazi scolastici. Sono queste alcune delle indicazioni pratiche che Cittadinanzattiva ha fornito oggi agli studenti presenti all’evento. L’associazione ha messo a disposizione da oggi, online, una ‘Smart box della sicurezza‘, con materiali utili e scaricabili gratuitamente (opuscoli, poster, video tutorial) per conoscere e fronteggiare i rischi naturali presenti sui territori e in ambito scolastico, rivolta ai giovani e alle loro famiglie.

“Imparare in sicurezza, nel rispetto delle norme anti-Covid 19, all’interno di edifici sicuri e in territori dotati di una pianificazione di protezione civile testata ed efficace, è un diritto di tutti- ha sottolineato Titti Postiglione, vice capo del Dipartimento della Protezione Civile- Contribuire a far sì che ragazzi e ragazze facciano propria la cultura della prevenzione, significa permettere loro di essere cittadini consapevoli, informati e impegnati in prima persona nella riduzione del rischio: non in futuro, quando saranno adulti, ma da subito, proprio a partire dagli spazi che vivono quotidianamente”.

Nel corso dell’evento, inoltre, Cittadinanzattiva, Anp e il Dipartimento della Protezione civile, hanno lanciato l’indagine ‘Sicurezza, qualità, benessere a scuola in epoca Covid 19’, rivolta ai dirigenti scolastici degli istituti di ogni ordine e grado, per fotografare i mutamenti relativi all’attuazione del Decreto legislativo n.81/2008 relativo alla sicurezza dei luoghi di lavoro ivi compresa la scuola, per fronteggiare l’emergenza pandemica e raccogliere e condividere le buone pratiche.

“L’iniziativa che lanciamo vuole anche essere un’occasione di riflessione sull’impatto che l’emergenza ha avuto sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sull’accentuata attenzione a questo tema. Ci sono tanti edifici scolastici da mettere in sicurezza, tante scuole da ristrutturare per metterle al passo con le nuove esigenze didattiche- ha ribadito il pesidente dell’Associazione nazionale dirigenti pubblici, Antonello Giannelli- Per utilizzare al meglio gli stanziamenti del Pnrr dobbiamo ascoltare, e la ricerca va in questa direzione, chi la scuola la vive e la gestisce ogni giorno. Vogliamo anche valorizzare un altro importante aspetto: l’emergenza ha spinto le scuole a mettere in atto molte buone pratiche. Noi chiederemo ai dirigenti scolastici di condividerle per farle diventare patrimonio di tutta la comunità scolastica”.

Le domande della Survey riguardano i cambiamenti intervenuti sull’organigramma degli addetti preposti alla sicurezza e sui ruoli degli studenti per l’evacuazione; le prove di evacuazione rispetto ai diversi tipo di rischio e le aree di raccolta; le attività informative/formative rivolte a studenti e famiglie sulla sicurezza interna e sanitaria; la situazione attuale degli spazi didattici interni comuni e il ricorso a spazi esterni alla scuola; i nuovi arredi acquistati e lo smaltimento dei vecchi; le voci di utilizzo e le fonti dei finanziamenti a disposizione delle scuole; le buone pratiche realizzate e le criticità riscontrate relativamente ai temi indicati.

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