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Calabria, Falcomatà: “Governo in corto circuito. Strada? Mi inchino davanti a lui”

"Non faccio un problema di nomi ma di metodo. Che sia calabrese o no, basta che abbia passione e competenze”, dice il sindaco di Reggio Calabria sul commissario che dovrà essere nominato

Pubblicato:18-11-2020 09:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:35

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ROMA – “Qualcosa è andato storto nella decisione del commissario: c’è stato un corto circuito del governo, hanno perso lucidità. La fretta di superare l’intervista di Cotticelli ha portato a due nomi su cui bisognava riflettere un po’ di più. Consiglio di aspettare almeno qualche ora prima di dare un nome qualsiasi. Non faccio un problema di nomi ma di metodo. Che sia calabrese o no, basta che abbia passione e competenze”. Così Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, a “The Breakfast Club” su Radio Capital. 

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E sull’ipotesi Gino Strada: “Io mi inchino davanti a una persona come lui, la sua vita è un esempio per tutti. Io posso solo essere orgoglioso e onorato che una persona come Gino Strada possa lavorare per la Calabria e per i calabresi”. 


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Falcomatà parla anche delle dimissioni di Eugenio Gaudio: “Le parole di Gaudio sono state equivocate, probabilmente voleva solo dire che la famiglia preferiva non trasferirsi. Non credo sia una scusa, non posso pensare che un uomo della sua esperienza abbia inventato una scusa di questo genere per nascondere altre motivazioni. Voglio credere che sia la verità. Qui però serve qualcuno che lavori senza fretta. La sanità calabrese è commissariata da 11 anni per i debiti da un miliardo di euro. E’ difficile pensare che chiunque arrivi, anche il migliore dei manager, possa risolvere in breve tempo il problema”.

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