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Ex Ilva, Emiliano: “Mi comporterò da pugliese, prescindendo dalla mia collocazione politica”

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia nel suo lungo intervento nell’Aula del consiglio dedicato alla situazione del siderurgico di Taranto

Pubblicato:18-11-2019 15:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:37
Autore:

michele emiliano
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 BARI – “Lo scudo è una aberrazione giuridica che non può stare in piedi dal punto di vista dei principi, poi dal punto di vista tattico tutto può succedere. E lo dico agli amici del Movimento 5 stelle, quando si fa una causa anche le questioni tattiche hanno un loro rilievo”. Lo ha detto nel suo lungo intervento nell’Aula del consiglio regionale, Michele Emiliano.

I lavori consiliari sono dedicati alla situazione del siderurgico di Taranto. “Questa vicenda ci ha isolato dal punto di vista politico: sono stato isolato dal Pd, dai sindacati con cui solo in seguito ho ripreso i rapporti”.

Il presidente ha ricordato in Aula anche il piano elaborato da Enrico Bondi nel 2013 che prevedeva la trasformazione del ciclo dell’acciaieria dal carbon fossile al gas naturale, con conseguente riduzione delle emissioni inquinanti. La sperimentazione prevedeva di acquistare il preridotto (un semilavorato contenete ferro metallico, ndr) invece di creare una miscela di minerali in agglomerato per la carica dell’altoforno.


Così chiunque fosse subentrato avrebbe avuto una fabbrica risanata scegliendo anche come continuare la produzione opzionando o l’acquisto estero di preridotto o la sua produzione nello stabilimento introducendo il gas nel ciclo. “Introduceva il gas ma poi quel piano è sparito, Bondi è sparito: spero di non fare la stessa fine”, ha dichiarato. “Non c’è altra via se non cominciare – anche coi fondi europei – a reindustrializzare l’area, pensare a una riconversione con fondi europei. Se si deve uscire dall’era dell’acciaio non si può uscire con Mittal che fa implodere Taranto e ci lascia con le macerie davanti agli occhi”.

EMILIANO: “SIAMO PUGLIESI, NON SIAMO SOLDATINI”

“Mi piacerebbe che su una materia come questa ci fosse un pronunciamento unanime – ha continuato il governatore rivolgendosi ai consiglieri – Noi siamo pugliesi, non siamo soldatini e rappresentiamo la nostra comunità con i nostri limiti, le nostre contraddizioni ma rappresentiamo solo la Puglia, l’interesse dei cittadini, dei lavoratori di Taranto e anche così facendo dell’Italia”. “Mi auguro si possa trovare sostegno dal governo e dobbiamo essere pronti nel caso in cui anche questo governo si comporti in maniera non condivisibile come successo in passato“, ha proseguito e poi ha giurato “qui davanti a voi e davanti ai pugliesi che in questa vicenda mi comporterò da pugliese, prescindendo dalla mia collocazione politica. È mia intenzione rappresentare il diritto alla salute dei pugliesi e dei tarantini e il diritto al lavoro di tutte le persone sulla cui testa pensa la spada di Damocle della perdita del lavoro”.

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