ROMA – Il senatore Jeff Sessions ministro della Giustizia, l’ex generale Michael Flynn consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Pompeo alla guida della Cia: sono queste, riferisce l’edizione online del ‘New York Times’, le ultime scelte di Donald Trump. Alcuni dei collaboratori sui quali il neo-eletto presidente degli Stati Uniti starebbe puntando sono stati in passato al centro di polemiche e oggetto di accuse.
Sessions, ex procuratore dell’Alabama, designato “attorney general”, era stato scartato per un incarico federale nel 1986 a causa delle sue dichiarazioni razziste. Flynn è invece finito nel mirino per aver lanciato l’allarme su una diffusione della “sharia” negli Stati Uniti. Infine, Pompeo: deputato del Kansas, è stato in prima fila nelle accuse a Hillary Clinton per la gestione dell’assalto al consolato americano di Bengasi del 2012.
di Vincenzo Giardina, giornalista professionista
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