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Cop22 blocca l”effetto Trump’: il documento degli Stati ribadisce Parigi GALLERY

"La direzione di marcia nella lotta ai cambiamenti climatici avviata a Parigi e' irreversibile"

Pubblicato:18-11-2016 15:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:19

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ROMA  – Rush finale oggi a Marrakech per la Cop22, la conferenza delle Nazioni Unite riunita per implementare gli accordi sul clima siglati a Parigi l’anno scorso.

Nelle ultime ore dei negoziati appare attutito l’effetto-Trump grazie alla Marrakech Action Proclamation (MAP), la dichiarazione politica di tutti i governi che partecipano alla COP22. L’elezione del nuovo presidente Usa aveva fatto infatti temere conseguenze disastrose per il futuro dell’Accordo di Parigi appena ratificato, nel MAP invece si afferma senza ambiguita’ che “la direzione di marcia nella lotta ai cambiamenti climatici avviata a Parigi e’ irreversibile”.

I negoziati pero’ sono ancora bloccati su altre questioni, come gli aiuti finanziari ai paesi piu’ poveri per sostenere la loro azione climatica e il programma di lavoro dei prossimi due anni che dovra’ trainare fino alla COP24, dove si deve avviare la revisione degli impegni inadeguati assunti lo scorso dicembre a Parigi. Si tratta di due temi legati: senza un accordo sugli aiuti, infatti, non sara’ possibile concordare nel 2018 una revisione degli attuali impegni di riduzione delle emissioni da parte di tutti i paesi in coerenza con l’obiettivo ambizioso di 1.5°C dell’Accordo di Parigi. Non per niente, proprio oggi a Marrakech, il Climate Vulnerable Forum (CVF), che raccoglie tutti i paesi poveri piu’ esposti ai cambiamenti climatici in corso, si e’ formalmente impegnato “a rivedere, entro il 2020, gli attuali impegni di riduzione delle emissioni attraverso una strategia di lungo termine con l’obiettivo di raggiungere il 100% di rinnovabili tra il 2030 e il 2050”.



Foto di Stefano Costa

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