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Terrorismo. Gabrielli: “Anche chiudendoci in casa non saremmo al sicuro”

"La risposta migliore e' continuare a vivere come siamo abituati a fare"

Pubblicato:18-11-2015 12:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:35

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ROMA  – “Paradossalmente tanto più e’ generalizzata la possibilità di attacco, tanto più e’ indifferente l’obiettivo che questi criminali hanno posto a base delle loro azioni e tanto più dobbiamo vivere la nostra vita perché se così non fosse dovremmo chiuderci in casa ma nemmeno chiudendoci in casa saremmo al sicuro”. Così prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in occasione dell’inaugurazione della sede del Numero Unico Emergenze. “La risposta migliore e’ continuare a vivere come siamo abituati a fare, ponendo alla base i valori costituitivi di una società democratica e pretendendo che le istituzioni facciano tutto quello che è nelle loro capacità perché questo rischio si riduca- ha aggiunto Gabrielli- Tutto il resto creerebbe un loop pazzesco in cui avremmo società chiuse in se stesse e che non vivrebbero più”.

gabrielli

Il sistema di sicurezza di Roma e’ cambiato dopo gli attentati di Parigi? “La vicenda parigina– ha concluso Gabrielli- ci ha rifocalizzato su target prima considerati più marginali, ha aumentato esponenzialmente il novero degli obiettivi e ovviamente abbiamo dovuto rimodulare rispetto all’indicazione dei target tradizionali”.


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