NEWS:

Donini: “Possiamo vincere la sfida della sostenibilità e della qualità del Servizio sanitario nazionale”

Il coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni al 54° Congresso nazionale Sumai Assoprof: "Il nuovo governo metta la sanità al centro della sua politica"

Pubblicato:18-10-2022 18:53
Ultimo aggiornamento:12-10-2023 13:12

raffaele donini
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Questo congresso è per noi molto importante, perché ravviva un confronto fra professionisti della sanità e istituzioni. Si tratta di una fase molto delicata per le regioni, ma lavorando insieme, valorizzando i professionisti e cercando di dare traiettorie di sviluppo al Sistema sanitario nazionale e delle regioni, possiamo vincere la sfida della sostenibilità e della qualità del Ssn“. Lo ha detto all’agenzia Dire l’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini, a margine dei lavori della Tavola Rotonda ‘Decreto 77: il ruolo della specialistica ambulatoriale convenzionata interna’, organizzata a Roma in occasione del 54° Congresso nazionale del Sumai Assoprof, dal titolo ‘Pnrr, Missione 6, specialista dove sei?’.


DONINI: “DA COMMISSIONE SALUTE TOTALE E LEALE COLLABORAZIONE COL GOVERNO”

Durante i lavori della Tavola Rotonda, l’asessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna ha osservato: “Sarò breve, garantendo fin da ora al prossimo governo la massima, totale e leale collaborazione da parte della Commissione nazionale salute, che io coordino e che, fino a qualche tempo fa, aveva tutte le decisioni adottate all’unanimità”. “Poi è chiaro – ha ricordato Donini – che a mano a mano che si restringono le opportunità e aumentano le difficoltà e nella Commissione nazionale salute si comincia a cogliere qualche elemento di criticità”.

“La prima cosa che vorremmo dal nuovo governo – ha proseguito Donini dal Congresso Sumai Assoprof – è che ponesse la sanità come elemento centrale della politica che intende fare. Ricordiamo tutti benissimo, nelle prime settimane drammatiche della pandemia, le morti di Bergamo. La regione Emilia Romagna ha avuto oltre 19mila vittime, tutto il nostro Paese piange le proprie vittime ma quella immagine scioccò l’Italia e ci unì moltissimo, tanto che le più alte cariche dello Stato, del governo e delle istituzioni andarono in quei luoghi, giurando che non si sarebbero mai più fatti tagli alla sanità“.


“Se non si mette mano con forza e giusta adeguatezza al Fondo nazionale sanitario, se non si tolgono i tetti di spesa per il personale, se non si riempie di contenuti il DM 77 in termini di professioni sanitarie, se non si dà modo alle regioni di non andare a tagliare i servizi sanitari a causa del mancato rimborso delle spese Covid o delle spese energetiche, quel giuramento è un semplice spergiuro”, ha concluso Donini.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it