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Magi (Sumai Assoprof): “Nella sanità viviamo una tempesta perfetta”

Auspico un confronto tra il nuovo governo e gli operatori sanitari

Pubblicato:18-10-2022 12:10
Ultimo aggiornamento:12-10-2023 13:14

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ROMA – “In campagna elettorale di sanità si è parlato ma si è parlato meno di quanto ci aspettavamo. Un motivo c’è: siamo in una tempesta perfetta, questa è la realtà storica che stiamo vivendo, un momento dopo la pandemia di situazione drammatica del Paese, sia a livello economico che strutturale. C’è una guerra in atto, è un momento in cui c’è ancora una pandemia in atto. Stiamo vedendo luce in fondo al tunnel ma ci siamo ancora dentro. È chiaro che in un momento del genere, chi si appresta a governare ha sicuramente gravi difficoltà“. Lo ha detto il segretario generale del Sumai Assoprof, Antonio Magi, durante i lavori della Tavola Rotonda ‘Decreto 77: il ruolo della specialistica ambulatoriale convenzionata interna‘, organizzata a Roma in occasione del 54° Congresso nazionale del Sumai Assoprof, dal titolo ‘Pnrr, Missione 6, specialista dove sei?’. “L’altra tempesta perfetta- ha proseguito- è legata all’anzianità del personale sanitario, al fatto che negli anni passati non si è potuto fare un turnover adeguato, sia per quanto riguarda l’attività ospedaliera, cercando di coprire le uscite per pensionamenti con le entrate, sia per quanto riguarda la parte convenzionata”.

“Per noi specialisti ambulatoriali le ore che si liberavano non sono sempre state ricoperte. Abbiamo carenze di medici di medicina generale– ha poi aggiunto- un fatto legato alla politica del personale che non è stata fatta, a un non adeguamento di quella che è la situazione rispetto a quella degli altri Paesi europei. Purtroppo, infatti, stiamo vedendo che ci sono colleghi, e parlo di specialisti, che preferiscono non lavorare nel Servizio sanitario nazionale ma scelgono di andare o nel privato o all’estero, perché il Ssn è poco attrattivo”.

“Noi- sottolinea Magi- siamo infatti il terzultimo Paese come remunerazioni dei medici, mentre il quartultimo che è la Spagna ha 35mila euro lordi in più rispetto a quello dell’Italia. Una condizione del genere fa scegliere ai giovani medici di scegliere altro. Abbiamo problemi strutturali legati alle liste d’attesa. I cittadini, non trovando quelle risposte nelle Asl, sono costretti ad andare nel Pronto Soccorso, creando una difficile condizione. È davvero una tempesta perfetta. Spero- conclude Magi, ringraziando il Ssn per il ruolo svolto in pandemia- che il nuovo governo si confronti con gli operatori per risolvere insieme il problema. Dobbiamo fare un patto, un’alleanza, tra esecutivo e operatori sanitari per trovare soluzioni che, in questo momento, sono molto complesse ma che dobbiamo per forza trovare”.


MAGI (SUMAI ASSOPROF): SODDISFATTO DALLA TAVOLA ROTONDA 

“Grande soddisfazione oggi per questa Tavola Rotonda, che ha visto tanti partecipanti, tra cui l’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini, il direttore generale di Agenas, Domenico Mantoan, la presidente di Federsanità, Tiziana Frittelli e il coordinatore della Sisac, Marco Caroli, oltre alla parte politica, legata all’onorevole Rosso, vice coordinatore del Dipartimento Salute di Fratelli d’Italia”, ha dichiarato Magi, a margine dei lavori della Tavola Rotonda ‘Decreto 77: il ruolo della specialistica ambulatoriale convenzionata interna’.

“Ognuno di loro- ha aggiunto- ha messo in evidenza le problematiche che il nuovo governo dovrà in qualche modo risolvere, perché andiamo chiaramente incontro a un momento storico molto difficile”. “La situazione economica è molto difficile- ha precisato Magi- viviamo una situazione sanitaria legata alla perdita di personale sanitario a causa di pensionamenti, perché molti stanno andando in quiescenza. C’è anche una scarsa attrattività del Servizio sanitario nazionale, che non permette di recuperare lo stesso numero di persone che vanno via dal Ssn rispetto a quelle che vi entrano”.

“La Tavola Rotonda odierna- ha inoltre affermato Magi- ha inoltre evidenziato il ruolo della specialistica ambulatoriale all’interno della nuova organizzazione territoriale delle case di comunità e degli ospedali di comunità. Abbiamo inoltre chiarito i rapporti che dobbiamo avere, un’organizzazione sanitaria ben chiara in cui lo specialista ambulatoriale diventa davvero il fulcro per ciò che riguarda la presa in carico dei pazienti cronici nel territorio”. “Su questo tema- ha concluso il segretario generale del Sumai Assoprof- abbiamo trovato un accordo comune, anche una grande disponibilità da parte della politica a poterne discutere, oltre all’invito di poter incontrarci sempre più spesso proprio per parlare dei problemi e trovare soluzioni”. 

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