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Meloni ammette la sconfitta: “Abbiamo pagato le posizioni diverse del centrodestra”

La leader di Fdi ammette la sconfitta ma rifiuta la definizione di debacle. "Per il futuro consiglio di ripartire da profili politici"

Pubblicato:18-10-2021 19:29
Ultimo aggiornamento:18-10-2021 19:34

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ROMA – “Si deve riconoscere che il centrodestra esce sconfitto da queste amministrative. Credo però che da qui parlare di debacle un po’ ce ne passi. Piuttosto la debacle è quella del M5s perché quello che guadagna il Pd lo guadagna sulle spoglie dei suoi alleati”. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, durante una conferenza stampa nella sede del partito a via della Scrofa per commentare i risultati dei ballottaggi che hanno visto il centrodestra sconfitto a Roma e Torino. “Per le prossime amministrative – puntualizza la leader di Fdi – consiglio di ripartire da profili politici“.

LE DIVISIONI INTERNE AL CENTRODESTRA

“Il centrodestra ha pagato anche il fatto che i suoi tre partiti hanno tre posizioni differenti. Ho parlato con i leader alleati e gli ho detto che ci si deve vedere già da questa settimana“. Secondo Meloni, comunque, “il voto delle amministrative non ha inciso sul consenso di Fratelli d’Italia, stando ai sondaggi di oggi siamo ancora in crescita“. E sul futuro del centrodestra, la presidente di Fdi preferisce glissare: “Il tema della leadership non mi interessa, siamo tre partiti diversi e mi sembra difficile che ci possa essere una persona che li possa comandare tutti”.

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“IL CENTRODESTRA NON TROVA CANDIDATI CIVICI? CON QUESTO CLIMA…”

Nel corso della conferenza stampa, Meloni replica al sindaco di Milano Giuseppe Sala, secondo cui “quando la destra ha cercato di pescare nella società civile ha accumulato tanti ‘no grazie’ e farebbe bene a chiedersi perché”. Per la leader di Fdi, “se uno deve affrontare una campagna elettorale come quella che hanno affrontato Damilano e Michetti è comprensibile”. Meloni attacca in particolare la durezza dei toni usati nelle ultime settimane di campagna elettorale dai partiti di centrosinistra che avrebbe distolto l’attenzione dai temi amministrativi: nel mirino anche la manifestazione contro i fascismi a Roma nel sabato pre-elettorale.

“Voglio ringraziare Michetti – prosegue Meloni -, ha chiuso la sua campagna elettorale con il suo comitato imbrattato con il simbolo del Br. Ha fatto un ottimo lavoro e per questo a lui e agli altri va un grande ringraziamento. Penso che nessuno in cuor suo possa gioire quando sindaco di Roma viene eletto con il voto del 24% dei cittadini aventi diritto“.

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“DALLA SINISTRA MACCHINA DEL FANGO, INVITO LETTA AL VOTO”

“La tattica della sinistra era quella di cercare di demonizzare e rendere impresentabile l’avversario con una macchina del fango – è l’analisi di Meloni – Questo ha comportato la mobilitazione di un elettorato ideologico della sinistra. Per le elezioni politiche vorrei sapere dalla sinistra italiana se intende partecipare a quell’appuntamento utilizzando sempre quella tattica”. E proprio pensando alla prossima legislatura, la presidente di Fdi rilancia la sfida al Partito democratico, il cui leader Enrico Letta ha parlato di trionfo per commentare i risultati delle Comunali: “Letta ora è molto sicuro di sé, per questo rinnovo l’invito a votare Draghi al Quirinale e andare al voto in primavera. Magari ora saranno più rilassati e inizieranno a fare un esercizio di democrazia”, dichiara Meloni.

“LAMORGESE PESSIMO MINISTRO. IL GOVERNO NON ALZI I TONI”

“Lamorgese è un pessimo ministro e si è visto anche a Trieste. Continueremo a raccogliere le firme per presentare una mozione di sfiducia“. Continua la campagna contro la ministra dell’Interno da parte di Fratelli d’Italia. Meloni ribadisce che “sulle violenze contro la sede della Cgil ci sono state delle evidenti responsabilità del Governo scritte nero su bianco e invece si è cercato di dare la responsabilità alle opposizioni che non c’entravano nulla. Questo si fa nei regimi“.

E sul clima pesante che si respira nel Paese negli ultimi giorni, la presidente di FdI sottolinea il ruolo dell’esecutivo: “Sul green pass consiglio da parte del Governo più prudenza. Visto che è proprio quest’ultimo ad alzare i toni, sostenendo che i non vaccinati debbano essere esclusi dalle terapie intensive e molto altro”.

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