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Roma, dallo Stadio al Cinema Palazzo e l’ex caserma Guido Reni: parla l’assessore Montuori

Intervista all'assessore all'Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori

Pubblicato:18-10-2019 11:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:50

Luca Montuori
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ROMA – La convenzione che riguarda il nuovo stadio della Roma “è un atto complesso. E’ ancora oggetto di discussione, e di proposte ne sono state già valutate tante in base all’interesse pubblico che si configurerà con la realizzazione di certe opere: il raddoppio della via del Mare, la stazione Tor Di Valle della Roma-Lido, il ponte ciclopedonale verso la stazione Magliana, il parco del Tevere, gli interventi per il dissesto idrogeologico, il potenziamento della stessa linea Roma-Lido. Poi il testo dovrà andare in Assemblea capitolina, che è sovrana. Ma cercheremo di arrivarci discutendone e condividendone prima tutte le parti”. Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori, nel corso di un’intervista con l’agenzia stampa Dire.

“NON POSSIAMO COMPRARE CINEMA PALAZZO, TAVOLO CON PRIVATI”

“Sull’ex cinema Palazzo ci sono sentenze di tribunali che ne riconoscono l’esperienza di bene comune, anche se il concetto di bene comune non ha ancora uno status giuridico. In questo caso possiamo sviluppare politiche per sfruttare questi beni. Ci vogliamo sedere con la proprietà per capire i percorsi possibili e gli strumenti che possiamo utilizzare. Tra questi, lo dico subito, il Comune non può comprare l’ex cinema Palazzo. Ma ha il potere di imporre un percorso al privato”. Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori, nel corso di un’intervista con l’agenzia stampa Dire.


“APPROVATA DELIBERA RESTYLING EX CASERME GUIDO RENI”

“La zona delle ex caserme sarà trasformata in un piccolo quartiere residenziale con tutta una serie di indicazioni che derivano, come noto, da un concorso di architettura internazionale. Il suo iter autorizzativo ha visto una prima conclusione parziale molto recentemente, con l’approvazione in giunta della delibera con cui si approva il programma di recupero di quell’area. Il voto è avvenuto pochi giorni fa. La delibera dovrà andare, ora, nelle commissioni e poi in Assemblea capitolina”. Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori, nel corso di un’intervista con l’agenzia stampa Dire.

“Il progetto non prevede nuovo consumo di suolo e una serie di spazi pubblici tra gli edifici residenziali- ha ricordato Montuori- e poi una biblioteca, o meglio un centro civico di nuova generazione di cui stiamo discutendo con la rete delle Biblioteche di Roma e che sarà oggetto di un concorso internazionale di architettura. E poi c’è il recupero dell’ex fabbrica di Guido Reni, lì dove venivano realizzati i proiettili, con un intervento dedicato alla diffusione della cultura scientifica intorno a cui apriremo una discussione. E’ quello che veniva chiamato il museo della scienza. Ora dobbiamo capire bene se farne un luogo espositivo o qualcosa di più interattivo come si vede in tante città del mondo”.

“MASTERPLAN TIBURTINA CON HQ FS IN PRIMAVERA”

“L’hub Tiburtina per noi è fondamentale. Sul lato est è necessaria una riconfigurazione dello schema di assetto per rispondere a esigenze più moderne. Di questo stiamo discutendo con Fs, che vuole spostare lì il suo quartier generale. Speriamo che entro la primavera prossima si definisca un masterplan dell’intervento complessivo”. Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori, nel corso di un’intervista con l’agenzia stampa Dire, rispondendo a una domanda sullo sviluppo architettonico e urbanistico delle aree di Fs limitrofe alla stazione Tiburtina.

“Il cosiddetto hub Tiburtina rientra nell’ambito strategico dell’anello ferroviario, che suggerisce una nuova forma della città- spiega Montuori- Stiamo lavorando con Rfi per potenziare questo sistema anulare di grandi opportunità urbane che comprende aree inutilizzate o aree ferroviarie dismesse, potenziali vere centralità urbane facilmente raggiungibili. Penso alla stazione Tuscolana, alle piazze di altre stazioni abbandonate. Un sistema che noi abbiamo chiamato anello verde perché poi si può creare un sistema di relazioni tra le varie parti che potrà essere sviluppato con mobilità dolce. Penso ad esempio all’andare in bicicletta dalla stazione Trastevere alla Tiburtina o un sistema di parchi che si toccano. E penso anche alla stazione Zama, che darà accesso al parco dell’Appia, alle stazioni Selinunte e Statuario o alla costruzione sulla linea Roma-Napoli della stazione Divino Amore che raccoglierà importanti flussi in entrata e dove si potrà fare un parcheggio di scambio”.

“L’amministrazione sta, dunque, puntando molto sulla zona della Tiburtina e anche l’abbattimento della tangenziale rientra un questo disegno- ha concluso Montuori- Seguirà il ripensamento del piazzale ovest della stazione, dove nascerà una vera piazza pedonale, con spazi molto generosi. Sarà anche completata la cosiddetta biblioteca della Città del Sole. Contemporaneamente, sul lato est, stiamo lavorando sulle aree di Pietralata ed ex Sdo, due strumenti separati per due aree confinanti ma separate. Il Print di Pietralata è stato appena approvato dalla commissione Urbanistica dopo l’ok della giunta”.

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