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È scontro su Pace Fiscale; Centinaio irritato da critiche austriache; Accordo tra Governo e Comuni su bando periferie

Edizione del 18 ottobre

Pubblicato:18-10-2018 18:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:41
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PACE FISCALE, SCONTRO POLITICO IN MAGGIORANZA

E’ scontro politico sulla pace fiscale. Dopo la denuncia da parte di Luigi Di Maio sul contenuto del decreto fiscale, il Movimento cinque stelle chiede un altro Consiglio dei ministri per correggere l’errore. Da cancellare lo scudo fiscale per i capitali all’estero e la non punibilità per chi evade. Ma dalla Lega ribattono che tutti erano a conoscenza del testo licenziato da palazzo Chigi. Tanto e’ vero, dicono i legisti, che c’e’ bisogno di un altro consiglio dei ministri per cambiare il testo.

CORRUZIONE, DE RAHO: LA POLITICA NON FA ABBASTANZA

La politica non presta la necessaria attenzione a combattere la corruzione. Federico Cafiero De Raho, capo della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, sferza governo e parlamento. “Anche Bankitalia ha detto che la zavorra economica del nostro Paese e’ la mafia. E la corruzione, che dilaga. Ma quando lo si dice, questa voce viene sopita e non viene raccolta da nessuno”, dice il magistrato. Gli fa eco Raffaele Cantone dell’Anac che accusa: “I condoni non aiutano la fiducia dei cittadini nella legalita’”.


MANOVRA, CENTINAIO: CRITICHE AUSTRIACHE MI IRRITANO

“Mi stupisce parecchio e mi irrita” l’attacco dell’Austria sui conti pubblici italiani. Così il ministro della Politiche agricole, Gianmarco Centinaio, commenta le critiche del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, per il quale il debito italiano e’ un pericolo per l’Europa. A margine di un convegno sul Made in Italy, Centinaio è tornato sulle sanzioni alla Russia spiegando che non rinnovarle porterebbe qualche miliardo di euro di esportazioni in più.

BANDO PERIFERIE, ACCORDO TRA GOVERNO E COMUNI

Intesa tra governo e Comuni sul bando periferie. Il presidente dell’Anci Antonio Decaro canta vittoria: “Sono salve le risorse, i progetti non si fermano”, dice. E’ invece fumata nera sulla sanità tra regioni e la ministra Giulia Grillo. “Dal governo non arriverà un euro in più di quanto già previsto per il fondo nazionale”, spiega il presidente della conferenza delle regioni Stefano Bonaccini.

MORTI SUL LAVORO, IL PIANO DI LIBERI E UGUALI

Intervenire con urgenza sulla sicurezza sul lavoro, per frenare una tragedia che ha fatto registrare già 580 infortuni mortali dall’inizio dell’anno. Lo propone Liberi e Uguali che chiede tra le altre misure di attivare un piano di assunzione per aumentare gli ispettori del lavoro. La sinistra fa appello a tutto il parlamento e in particolare al Movimento Cinque Stelle: approvi la proposta e dimostri di non aver perso la faccia con la Lega.

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