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Vaccini, in Liguria oltre 26.000 studenti non in regola

GENOVA - Dopo quella dedicata ai bambini fino a 6

Pubblicato:18-10-2017 17:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:48

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GENOVA – Dopo quella dedicata ai bambini fino a 6 anni, è partita la seconda fase del piano messo in campo da Regione Liguria e Alisa, l’azienda sanitarie regionale, per rispondere all’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione scolastica. In questi giorni tutte le Asl della Liguria stanno inviando 146.026 lettere-certificato che entro il 31 ottobre arriveranno nelle case di 137.552 studenti tra 6 e 16 anni, che frequentano le scuole elementari, medie o superiori.

La lettera che sarà recapitata a casa ha valore di certificato vaccinale: se lo studente è in regola con tutti i vaccini risulterà “adempiente” e quindi sarà sufficiente consegnare il documento alla segreteria dell’istituto; se invece risulta “inadempiente”, la lettera conterrà già l’indicazione dell’appuntamento nell’ambulatorio di riferimento della propria Asl per il completamento del percorso vaccinale.


Gli studenti inadempienti in Liguria sono 26.451, pari al 19,2%. “Pur rimanendo il mio giudizio negativo sulla legge varata dal governo per la modalità di attuazione coercitiva e non educativa- afferma la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità, Sonia Viale- abbiamo adottato tutte le misure necessarie per semplificare il più possibile la vita delle famiglie, evitando loro spostamenti tra diversi uffici, lunghe code oltre a interminabili trafile burocratiche”.

Con l’obiettivo della massima semplificazione, il commissario straordinario di Alisa, Walter Locatelli, ha inviato anche una lettera alla Direzione Scolastica regionale affinché anche le scuole della Liguria possano essere tempestivamente aggiornate sulla procedura: assieme alla lettera, anche una nota che i singoli istituti potranno consegnare alle famiglie degli alunni per informarle dell’imminente arrivo della lettera da parte della Asl.

Chi non si presenterà al primo appuntamento già fissato nella lettera riceverà una seconda convocazione e poi, in caso di mancata risposta, una lettera raccomandata. L’ipotesi iniziale vagliata dall’assessorato alla Sanità e da Alisa di inviare le lettere-certificato tramite il sistema scolastico non è stata realizzata in quanto, a causa di problemi informatici, si sarebbe probabilmente sforata la scadenza di legge del 31 ottobre, termine entro il quale va consegnata la documentazione alle scuole.

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