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VIdeo |”Il fiume è esploso”, a Modigliana e in Romagna torna l’incubo alluvione

Poco prima di mezzanotte esonda il fiume Senio a Castel Bolognese. Larga parte della Romagna si prepara ad affrontare il peggio e si aspetta una lunga notte: dalla provincia di Forlì-Cesena a Brisighella e Faenza, nel ravennate, i fiumi restano osservati speciali.

Pubblicato:18-09-2024 21:26
Ultimo aggiornamento:19-09-2024 17:34
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FORLÌ – “Il fiume è esploso, peggio che nel 2023”, è il grido d’allarme del sindaco di Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, Jader Dardi, cittadina della Romagna, in cui torna la paura vissuta nel maggio dello scorso anno. A meno di 30 chilometri di distanza, a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, il ‘collega’ Luca Della Godenza, parla in prima serata di “una situazione ben oltre alle peggiori previsioni”. Infatti poco prima della mezzanotte arriva la notizia che fa tremare anche i territori limitrofi di Cotignola, Solarolo, Barbiano, Lugo: la prima esondazione a Castel Bolognese alla diga di Steccaia sul fiume Senio vicino a Tebano.

A Modigliana “la situazione è più grave rispetto al 2023- racconta il sindaco Dardi, in prima serata, al Tg Rai dell’Emilia Romagna- Abbiamo evacuato alcune persone, stiamo verificando ora. Siamo in contatto con la prefettura. Il fiume è esploso in questi minuti”. 

Modigliana, il piccolo comune dell’appennino forlivese, era già stato devastato da un’infinità di frane nel maggio 2023. Oggi l’allerta tocca il fiume Tramazzo, che ha strabordato e invaso il centro storico della cittadina. Lo stesso fiume poi più a valle diventa Marzeno: ed è proprio in quel punto, nella frazione del comune di Brisighella, nel Ravennate, che è scattata l’allerta.


“Da Modigliana sta arrivando un’onda improvvisa e di grande entità passando dalla frazione di Marzeno.
Si chiede a tutti i residenti di via Moronico via Moto delle Balze e via Molino Vecchio di evacuare le proprie abitazioni e mettersi in sicurezza”, riporta dai social il Comune di Brisighella verso le 20 di sera. E aggiunge: “Stiamo allestendo la nuova scuola di Marzeno in via Bendandi per gli sfollati”.

Quel che è certo è che, per larga parte della Romagna, sarà una lunga notte. Anche a Faenza, sempre in provincia di Ravenna, tra le città più colpite nell’alluvione del maggio 2023, ci si prepara al peggio.

A FAENZA BLOCCHI DI CEMENTO DAVANTI AL TORRENTE MARZENO, APERTO IL PALA BUBANI PER GLI EVACUATI

Faenza è di nuovo in trincea contro il maltempo. E dopo l’alluvione del maggio 2023, oltre alle prime evacuazioni nelle zone più a rischio, viene allestito il Pala Bubani per accogliere le persone che non possono chiedere ospitalità a parenti e amici.
Inoltre, come spiega sui social il sindaco Massimo Isola, nella zona di via Cimatti si sta costruendo uno sbarramento e si stanno posizionando blocchi di cemento per fermare le acque che potrebbero arrivare dal torrente Marzeno. Per sicurezza il primo cittadino ha emanato un’ordinanza di evacuazione per i piani terra di tutta l’area. Il fiume Lamone, grande osservato a varie latitudini in Romagna, in questo momento è “sotto controllo, ma la sorveglianza e il monitoraggio sono costanti”, garantisce Isola, chiedendo “la collaborazione di tutti e la massima cautela. Non mettetevi in strada se non indispensabile. Non scendete negli scantinati. È importante che ciascuno metta in atto tutti i comportamenti utili a tutelare la propria incolumità”.

A CASTEL BOLOGNESE “IL RISCHIO DI ROTTURA DEGLI ARGINI È MOLTO ALTO”. NELLA NOTTE ESONDA IL SENIO

A preoccupare a Castel Bolognese, sempre nel ravennate, è invece il fiume Senio: a Tebano il livello è in soglia rossa oltre i sei metri nel tardo pomeriggio, al ponte del Castello arancione a quasi cinque metri, informa il sindaco Luca Della Godenza. E a inizio serata, ai microfoni dei cronisti, spiega che “la situazione sta peggiorando, è molto grave, sta arrivando la piena”. Come a Faenza, anche a Castel Bolognese sono state evacuate le zone più a rischio ed è stato allestito per ospitare gli sfollati il palazzetto dello sport. E ora, “stiamo avvisando con gli autoparlanti i cittadini invitandoli a non uscire, a salire sui piani più alti delle case, perché il rischio allagamenti e rotture arginali è molto alto”. E poco dopo le 23 arriva la notizia dell‘esondazione del Senio.

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