Tg Esteri, l’edizione di mercoledì 18 settembre 2024

Si parla di pace, reclute per Gaza, Iran due anni dopo

Pubblicato:18-09-2024 15:34
Ultimo aggiornamento:18-09-2024 15:36

tg esteri
Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PACE. TUTTA DA IMMAGINARE, ANCHE A PARIGI: SABATO GIORNATA MONDIALE

“Coltivare una cultura di pace” è l’impegno al centro della giornata di sabato, 21 settembre. Un appuntamento istituito dalle Nazioni Unite e celebrato quest’anno con un’attenzione e una preoccupazione particolari: la pace, alla quale è dedicata la giornata, appare oggi sempre più minacciata: dal Sudan all’Ucraina passando per il Medio Oriente. Di soluzione possibili si parlerà anche a Parigi, durante un incontro internazionale al via domenica 22 settembre, su impulso della Comunità di Sant’Egidio e della Chiesa cattolica locale: il titolo è “imaginer la paix”, immaginare la pace.

MO. HAARETZ: ISRAELE RECLUTA PER GAZA RICHIEDENTI ASILO AFRICANI

Richiedenti asilo di origine africana inviati a combattere nella Striscia di Gaza con la promessa che possa così essere soddisfatto il loro desiderio di vivere stabilmente in Israele: è l’accusa all’esercito di Tel Aviv avvalorata da un’inchiesta del quotidiano Haaretz.
   Secondo funzionari sentiti durante l’indagine, che hanno chiesto di restare anonimi, il progetto è portato avanti da consulenti legali del ministero della Difesa di Israele.
   Stando alla ricostruzione di Haaretz, lo schema prevede per i richiedenti asilo due settimane di addestramento militare. Il progetto, annota il giornale, è condotto “al di fuori di qualsiasi quadro etico”.

IRAN. L’ATTIVISTA NAZARI: LA LOTTA PER MAHSA JINA AMINI E LE ALTRE NON SI FERMA

“A due anni dalla morte di Mahsa Jina Mini, il movimento Donna vita libertà è vivo e porta avanti la propria lotta per la libertà, la democrazia e l’uguaglianza di genere attraverso soprattutto la disobbedienza civile”. Parisa Nazari è attivista del movimento Donna vita e libertà e all’agenzia Dire racconta cosa è cambiato in questi due anni in cui in Iran sono riprese le proteste di piazza contro le autorità di Teheran. “Sicuramente come ha cambiato forma la resistenza ha cambiato forma anche al repressione. Non si spara più nelle strade, non ci sono più scene violente di giovani e giovanissimi arrestati e trascinati via durante i cortei, tuttavia la polizia morale ancora esiste e aggredisce le donne mal velate o che non indossano il velo. Che sono migliaia”.

MIGRANTI. GERMANIA ACCOGLIE LAVORATORI KENYA: SIGLATO ACCORDO

Cinque autisti di bus, accolti nella città di Flensburg: sono i primi arrivi previsti da un accordo per l’immigrazione di lavoratori sottoscritto da Germania e Kenya. L’intesa, firmata dal cancelliere Olaf Scholz con il presidente William Ruto, potrebbe riguardare fino a 250mila persone. Il programma riguarda più settori, concentrandosi su lavoratori qualificati e semi-qualificati. A essere coinvolti dovrebbero essere anche dottori, infermieri e insegnanti. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), l’accordo “include meccanismi per proteggere i diritti e il benessere dei lavoratori migranti keniani in Germania, garantendo una migrazione sicura, ordinata e produttiva”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy