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La denuncia: “Fondi per scuole alluvionate dell’Emilia-Romagna dirottati al ‘decreto Caivano'”. Il Mim smentisce

Lo sottolineano Barbara Floridia del Movimento 5 Stelle e il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli

Pubblicato:18-09-2023 16:49
Ultimo aggiornamento:18-09-2023 19:44
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ROMA – “Il governo finanzia il contrasto alla dispersione scolastica nel Mezzogiorno, con le risorse assegnate alle scuole alluvionate dell’Emilia-Romagna“. Lo sottolinea sui social la parlamentare del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia, mentre il ministro alla Pubblica istruzione Giuseppe Valditara è in regione per l’inaugurazione dell’anno scolastico.

Abbiamo scoperto che nel cosiddetto decreto Caivano– argomenta la pentastellata- c’è scritto che i fondi per combattere la dispersione scolastica al Sud provengono anche dal dimezzamento dei 20 milioni di euro che la Meloni aveva promesso alle scuole alluvionate dell’Emilia-Romagna. Ci sono infatti 10 milioni di euro che passano dagli aiuti alle scuole dell’Emilia Romagna all’Agenda Sud”. Dunque, prosegue Floridia, “quello che il ministro Valditara ha definito ‘il più importante piano mai fatto per rilanciare le scuole del Mezzogiorno’ non è altro che uno spostamento di soldi da un capitolo di spesa ad un altro“. Chissà, conclude la parlamentare M5s, “se spiegherà agli studenti romagnoli perché ha dimezzato i fondi destinati”.

BONELLI: 23 MLN TAGLI A PUBBLICA ED EMILIA ROMAGNA, VALDITARA SI DIMETTA

Il decreto Caivano, trasmesso al Senato lo scorso venerdì, è una vergogna per l’Italia. Contiene una norma che sottrae 10 milioni di euro alle scuole alluvionate dell’Emilia-Romagna, fondi che erano stati assegnati con l’articolo 5, comma 1, del decreto legge 61/2023. Ma non è tutto. Il Ministro Valditara ha autorizzato un ulteriore taglio di 13 milioni di euro dal fondo formativo per le scuole, previsto dalla legge 440/1997. Questo fondo è destinato alla piena realizzazione dell’autonomia scolastica, all’introduzione dell’insegnamento di una seconda lingua comunitaria nelle scuole medie, e all’innalzamento del livello di scolarità e del tasso di successo scolastico”. Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “Mentre l’Emilia-Romagna non ha ancora ricevuto un solo euro dal governo per l’alluvione, si continua a depauperare le scuole colpite e a ridurre i fondi per il sistema scolastico pubblico. Questo è disgustoso e inaccettabile, tanto quanto la propaganda di Meloni finanziata con i soldi che dovrebbero andare all’istruzione. Un Ministro dell’Istruzione che consente una simile vergogna deve dimettersi immediatamente. Questo governo mostra una mancanza totale di coraggio nel prendere risorse da chi ha accumulato enormi ricchezze e invece alimenta una guerra tra poveri. È indecente!” conclude Bonelli.


MINISTERO: FONDI DL CAIVANO NON PIÙ UTILIZZABILI PER EMILIA-ROMAGNA

“Il decreto-legge 61 del 2023, recante interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dall’1 maggio 2023 nonché disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti dai medesimi eventi”, ha, tra le altre cose, istituito un fondo, della consistenza di 20 milioni di euro, finalizzato all’acquisizione, da parte delle scuole, di “beni, servizi e lavori funzionali a garantire la continuità didattica e a potenziare e supportare la didattica a distanza, nonché di attrezzature, arredi, servizi di pulizia, interventi urgenti di ripristino degli spazi interni ed esterni, servizi di trasporto sostitutivo temporaneo, locazione di spazi e noleggio di strutture temporanee”. Questi interventi, per espressa disposizione di legge, erano ammissibili entro la data del 31 agosto, in quanto normativamente vincolati alla fase della prima emergenza, nel cui ambito le istituzioni scolastiche hanno potuto agire anche avvalendosi di importanti semplificazioni procedurali”. È quanto precisa in una nota il ministero dell’Istruzione e del Merito facendo seguito alle dichiarazioni della senatrice Barbara Floridia e di altri esponenti del M5s in merito alle coperture utilizzate dal governo per finanziare le iniziative di contrasto alla dispersione scolastiche contenute nel decreto Caivano.

Ai fini del riparto del fondo dal 20 milioni di euro, il ministero “ha acquisito il previo fabbisogno dalle istituzioni scolastiche interessate, dal quale è scaturito un quadro esigenziale complessivo pari a euro 10.174.736. Ne deriva che, soddisfatto il fabbisogno espresso dalle scuole interessate dall’alluvione e spirato il termine del 31 agosto, la parte del fondo non utilizzata nell’ambito del predetto riparto, pari a euro 9.825.264, avrebbe costituito, laddove non diversamente impiegata entro l’anno, una economia non altrimenti utilizzabile e, dunque, destinata a perenzione. Per tale motivo, tale economia è stata impiegata a finanziare, in particolare, il potenziamento dell’organico del personale Ata, che costituisce una delle maggiori criticità rilevate dalle scuole del Mezzogiorno”.

Si aggiunge, “a conferma della necessità di assicurare la tempestività degli interventi previsti dal decreto-legge, che il ministero dell’Istruzione e del Merito – ancora il Mim – ha avviato una procedura eccezionale e straordinaria volta a ottenere un’anticipazione di tesoreria da Banca d’Italia, che ha consentito, a partire già dal 20 giugno 2023 (quindi prima della conversione del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61 nella legge 31 luglio 2023, n. 100), di ricevere immediatamente le risorse finanziarie ad esse destinate per assicurare un sostegno immediato ed efficace”. Da ultimo, conclude la nota, “si fa presente che gli interventi disposti con il cosiddetto decreto Caivano costituiscono solo una parte del più ampio intervento denominato “Agenda Sud”, che prevede investimenti complessivi pari a 325 milioni di euro a beneficio del contrasto alla dispersione scolastica e a supporto delle scuole nel Mezzogiorno”.

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