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Il Consiglio di Stato boccia il ricorso della Lega: niente lista a Napoli

Confermata la decisione del Tar Campania: alle liste presentate per le amministrative del 3 e 4 ottobre mancava il contrassegno

Pubblicato:18-09-2021 12:22
Ultimo aggiornamento:18-09-2021 12:22

salvini in calabria-min
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NAPOLI – Non ci sarà la lista della Lega alle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre a Napoli. A sancirlo è una sentenza del Consiglio di Stato: i giudici hanno confermato la decisione del Tar Campania, respingendo il ricorso presentato dal Carroccio contro l’esclusione della lista “Prima Napoli” dalla tornata elettorale che avrebbe dovuto supportare la candidatura a sindaco di Catello Maresca.


Nella sentenza, i giudici del Consiglio di Stato hanno ricordato l’obbligatorietà di presentare, insieme alla lista, un “modello di contrassegno depositato a mano su supporto digitale o in triplice esemplare in forma cartacea”, ribadendo che insiste l’obbligo “della prescrizione in ordine al contrassegno”. Per queste ragioni l’appello risulta “infondato” e, quindi, da respingere.

LEGA: “BRUTTA NOTIZIA PER LA DEMOCRAZIA, NAPOLETANI DERUBATI”

“Brutta notizia per Napoli e per la democrazia. Migliaia di napoletani sono stati derubati dalla possibilità di scegliere il cambiamento. Da oggi pancia a terra per sostenere i nostri candidati presidente sulla Prima, Quarta, Quinta e Sesta Municipalità. Siamo regolarmente in corsa con le liste sulla Quinta e sulla Sesta. Non perdiamo entusiasmo. Noi vero motore per il cambiamento”. Così in una nota il coordinatore regionale in Campania Valentino Grant e il coordinatore cittadino della Lega a Napoli Severino Nappi.


RESPINTI ANCHE I RICORSI DI TRE CIVICHE

Il Consiglio di Stato ha respinto anche i ricorsi presentati contro l’esclusione dalla civica “Progetto per Napoli – Catello Maresca sindaco per Napoli“, lista di diretta emanazione del candidato sindaco del centrodestra, dall’altra lista “Catello Maresca” e da “Movimento Quattro Zampe – Partito Animalista” che avrebbe dovuto sostenere la candidatura dello stesso Maresca.

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