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Due degli audio ‘incriminati’ di Luciano Romanella
ROMA – Il suo leader, Matteo Salvini, corre in giro per tutt’Italia in cerca di voti, con campagne contro l’immigrazione, giurando vendetta e galera per i malfattori. Ma il suo candidato Luciano Romanella, in corsa a Fermo, grosso comune delle Marche, se ne frega. Anzi, è proprio lì che pesca il grosso dei suoi voti alla faccia del partito. Uno scandalo, a poche ore dal voto girano in rete alcuni audio (che potete sentire e ci scusiamo per il linguaggio greve) del candidato della Lega, che prega un amico di portargli voti. Audio che fanno rabbrividire, ripiombare indietro nel passato, quando in cambio del voto si dava una scarpa o la banconota tagliata a metà (il resto ad elezione avvenuta). La politica di Romanella è terra terra “modestia a parte – dice- l’elettorato mio è inavvicinabile: ho il 50 per cento di rumeni, domani sera ho invitato a cena gli ivoriani, ho una ciurma che non me la può levare neanche il Padreterno…“. Poi Romanella si vanta di avere a disposizione anche i voti di chi faceva la prostituta in passato, oggi in pensione, ma sicuramente con una lista di nomi che può sempre servire. Ma perché la Lega di Salvini? Romanella lo spiega così: “Mi sono messo con la Lega perché se il centrodestra prende la Regione Marche io comando Fermo, divento il punto di riferimento coi soldi della Regione”. Possibile? Sì, tutto vero. Il quotidiano cronachefermane.it ha sentito il ‘colpevole’, che ha ammesso tutto e gridato al complotto: “Non ho detto nulla di clamoroso- si è giustificato- volevo mettere in evidenza che nonostante fossi candidato con la Lega la comunità ivoriana mi vota, anche i rumeni e anche qualcuna che in passato ha esercitato il mestiere più antico del mondo… Non parlo di cittadini di serie B, ma di persone che vedono in me uno a cui dare fiducia”. Quanto a chi ha messo in giro i suoi audio, Romanella li definisce “vigliacchi allo stato puro” chiedendo per questo agli elettori “un sostegno ancora più forte”. Insomma, a poche ore da un voto importante, che coinvolgerà sette regioni italiane e 18 milioni e mezzo di cittadini, un piccolo ritaglio di come viene percepito e praticato da alcuni il ruolo del politico. Non mettersi al servizio degli elettori, ma usarli per i propri ‘servizietti’, che possono costargli la vita. Eh sì, perché Romanella in alcuni audio si dice preoccupato, perché ha conosciuto una cinquantenne, “Italiana eh, una di qua” sottolinea, che lo sta mettendo sotto con prestazioni sessuali a rischio di infarto: “Se continua così io non so se ci arrivo al voto”, dice all’amico.
LEGGI DIREOGGI | EDIZIONE DEL 18 SETTEMBRE 2020
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