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Italia Viva di Renzi (e Forza Carfagna?) deciderà chi governa al prossimo giro

L'editoriale di Nico Perrone, direttore dell'Agenzia di stampa Dire, per DireOggi | Edizione del 18 settembre

Pubblicato:18-09-2019 14:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:43

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ROMA – Bello vedere nei Palazzi della politica, Camera e Senato, tutti i parlamentari ringalluzziti. Certo, Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi, ha creato scompiglio, ma anche elettrizzato tanti cuori e… interessi.

Tutti parlano con tutti, in maniera trasversale, tutti cercano di capire con chi conviene stare. Non tanto adesso, ma al prossimo giro elettorale. Nessuno vede pericoli per il Governo Conte 2. Solo Salvini, che spera in un miracolo, che la situazione tracolli e si arrivi presto alle elezioni anticipate. Unico modo per salvare il posto da leader della Lega.

Ma tutti gli altri attori, e sono tanti, hanno bisogno di tempo per organizzarsi, per strutturarsi meglio nei territori e nei corridoi che contano. Tranne Salvini, che punta al sistema elettorale maggioritario – treno ormai passato e che per alcuni anni non ripasserà – c’è un sostanziale accordo trasversale per tornare al propozionale puro, senza la quota di seggi decisa col maggioritario che c’è ora. Per frenare gli appetiti di quanti vorranno correre comunque per conquistarsi il loro punto percentuale, si ragionerà su uno sbarramento abbastanza alto, un 5% come in Germania potrebbe andare. Se così sarà, alla fine della legislatura ci saranno due raggruppamenti, sulla destra e sulla sinistra, più o meno alla pari, che non avranno comunque la maggioranza per governare.


Al Centro liberale e riformista mancava un leader ed ora è arrivato. E Matteo Renzi, lo hanno certificato mille sondaggi negli ultimi anni, è politico che può piacere anche agli elettori che sono rimasti dentro Forza Italia e che non vogliono finire nel forno leghista. Per questo in molti dentro il Parlamento insistono a dire che l’attivismo di Mara Carfagna è speculare a quello di Renzi, e che alla fine l’operazione diventerà appetibile per molti perché quell’area deciderà, dopo il voto, quale schieramento governerà. Per salire sul treno c’è ancora del tempo ma bisogna comunque affrettarsi.

LEGGI DIREOGGI | EDIZIONE DEL 18 SETTEMBRE

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