
ROMA – La Corte suprema dell’Iraq ha emesso oggi un’ordinanza di sospensione del referendum sull’indipendenza del Kurdistan in programma tra una settimana.
Secondo l’organismo, che ha sede a Baghdad, dove è in carica un esecutivo a guida sciita, la consultazione che dovrebbe tenersi nelle regioni settentrionali del Paese è “incostituzionale”.
A prendere posizione contro il voto erano stati nei giorni scorsi non solo la Turchia, storicamente contraria all’ipotesi di uno Stato curdo indipendente, ma anche gli Stati Uniti e l’Onu.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aveva rivolto un appello al dialogo e messo in guardia dal rischio di scelte “unilaterali” che mettessero a rischio “l’integrità territoriale e la sovranità dell’Iraq”.
Cauta anche l’amministrazione di Donald Trump, pure sensibile rispetto alle istanze di alcuni partiti curdi. “Gli Stati Uniti – si legge in una nota – hanno fatto presente più volte ai leader del governo regionale del Kurdistan che il referendum sta distogliendo dagli sforzi per sconfiggere lo Stato islamico e stabilizzare le aree liberate”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it