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Banche, ‘Rete’ contesta la segretezza dell’identità dei titolari di molti istituti sanmarinesi

SAN MARINO – Sembra che Banca centrale non

Pubblicato:18-09-2015 09:56
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:33

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SEGRETO BANCARIOSAN MARINO – Sembra che Banca centrale non sappia “chi siano i titolari effettivi” di “molti” istituti sammarinesi. Ad affermarlo, in una nota stampa, e’ il movimento Rete, pronto a intervenire dopo l’approvazione del decreto che permette ai parlamentari del Titano di recarsi in via del Voltone e verificare “chi comanda le nostre banche e finanziarie”. A una condizione, pero’. Quella del silenzio: il “vincolo di segretezza”, segnala la sigla di opposizione, e’ “punito ai sensi del codice penale”.

Oggi, dopo il ‘si” del Consiglio grande generale al provvedimento, il movimento rileva che “i primi consiglieri” andati in “Bscm per effettuare questa verifica ci dicono che per molte banche nemmeno” l’istituto ha elementi certi. E lamenta la “logica” della misura: “Si puo’ anche ammettere che i consiglieri sappiano qualcosa- scrive- purche’ pero’ accettino di non divulgare le sue conoscenze”. Mentre “i cittadini normali” devono “continuare a non sapere”. E se vogliono informazioni devono “passare per il vaglio dei politici”.

Secondo Rete, ad ogni modo, “e’ solo questione di tempo e di passaparola”. Le notizie si diffonderanno, ma le modalita’ fanno nascere piu’ di una perplessita’: “Noi vogliamo sapere chi gestisce i nostri soldi, se chi lo fa ha anche legami politici, se dietro ad alcune misure di sostegno del sistema finanziario si nascondano, come crediamo, favori a colleghi di partito o sponsor politici anziche’ misure nell’interesse dei cittadini”.


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