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Coronavirus, Tanese (Asl Roma 1): “Aumento dei casi prevedibile, ma sistema Lazio è sempre presente”

Tre i punti presenti sul territorio dell'Asl Roma 1 dove e' possibile effetturare i tamponi: nel comprensorio del Santa Maria della Pieta', all'ospedale San Giovanni e alla Casa della Salute di Labaro-Prima Porta

Pubblicato:18-08-2020 10:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:46

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ROMA – “La situazione non sta sfuggendo di mano. L’incremento di casi positivi era prevedibile visto l’arrivo di persone da altri Paesi gia’ da luglio, e il periodo vacanziero, in cui le persone tendono ad avere comportamenti di minore attenzione. Ma c’e’ un grande sforzo da parte di medici e operatori per effettuare i test, ricostruire i contatti e curare le persone. Il sistema sanitario del Lazio sta dimostrando di essere sempre presente. Anche durante ferragosto non c’e’ stato nessun calo di tensione”. Lo ha detto il direttore generale dell’Asl Roma 1, Angelo Tanese, in un colloquio con l’agenzia Dire.

Tre i punti presenti sul territorio dell’Asl Roma 1 dove e’ possibile effettuare i tamponi: nel comprensorio del Santa Maria della Pieta’, all’ospedale San Giovanni e alla Casa della Salute di Labaro-Prima Porta.

“Effettuiamo tamponi gratuiti per tutte le persone che rientrano da Grecia, Spagna, Croazia e Malta- ha spiegato Tanese-. Ieri al Santa Maria della Pieta’ abbiamo effettuato 362 tamponi, un numero fuori dall’ordinario visto che finora abbiamo sempre “viaggiato” intorno ai 150-200 tamponi al giorno. Questo sta avvenendo anche negli altri drive-in. Stiamo facendo un grande lavoro e gia’ da oggi potenzieremo ulteriormente il drive-in del Santa Maria della Pieta’ creando due o tre postazioni che lavoreranno in parallelo, diminuendo quindi l’attesa”.


In queste ore a preoccupare e’ un possibile focolaio esploso in Sardegna, dove una decina di ragazzi romani sono risultati positivi al Covid-19. I giovani sarebbero stati contagiati durante una serata al Country Club di Porto Rotondo. “Bisogna evitare le situazioni di affollamento, i giovani dovrebbero fare uno sforzo, perche’ un conto e’ gestire contagi all’interno di un nucleo familiare, un altro e’ cercare di tracciare tutti i possibili contatti”.

Una situazione che potrebbe replicarsi con l’apertura delle scuole. “Gli istituti scolastici sono un contesto piu’ controllato rispetto a una festa o a un ristorante, ma il sistema di contagio e’ lo stesso. Ripeto: mi auguro ci sia piu’ comprensione di quanto sta avvenendo. Noi intanto il 24 agosto partiamo con i test sierologici su tutto il personale. Si tratta di un’altra misura messa in campo a tutela dell’apertura delle scuole, ma dobbiamo monitorare i dati delle prossime settimane perche’ il trend e’ in ripresa e va tenuto sotto osservazione“.

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