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Sentieri e rifugi nei boschi, arrivano 5,5 milioni di euro

bando finanziato con fondi europei che prevede finanziamenti regionali al 100% per progetti che migliorino "l'efficienza ecologica degli ecosistemi forestali"

Pubblicato:18-08-2016 14:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:59

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BOLOGNA –  La Regione investe 5,5 milioni di euro per i boschi dell’Emilia-Romagna. Si tratta di un nuovo bando finanziato con fondi europei (domande fino al 7 ottobre) che prevede finanziamenti regionali al 100% per progetti che migliorino “l’efficienza ecologica degli ecosistemi forestali” e puntino ad “accrescere la fruizione pubblica dei boschi e conservare il loro valore naturalistico”.

PER COSA SERVONO I FONDI

Tra gli investimenti che possono essere candidati al contributo, spiega la Regione, rientrano la realizzazione di sentieri natura, il miglioramento delle segnalazioni della rete di accesso ai percorsi naturalistici con l’installazione di segnaletica informativa, l’allestimento di piccole strutture ricreative, rifugi, punti di informazione o di osservazione.

Le risorse saranno inoltre destinate alla introduzione di piante ad alto fusto, “oltre che all’eliminazione di specie alloctone e invasive”.


CHI SI PUO’ CANDIDARE

A beneficiare dei fondi disponibili potranno essere amministrazioni pubbliche e consorzi forestali e i progetti candidati dovranno avere un costo compreso tra i 50.000 e i 150.000 euro.

“Questo bando rappresenta un passo avanti significativo per una gestione sostenibile del patrimonio forestale, capace di garantire la sua conservazione, migliorarne la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e accrescerne l’uso responsabile anche a fini ricreativi e turistici”, commenta l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo. “Si tratta- prosegue- di una misura concreta per il mantenimento e la valorizzazione degli habitat naturali e delle specie, un’opportunità importante per tutelare e promuovere la qualità e il pregio delle aree boschive che in Emilia-Romagna coprono oltre 650.000 ettari, circa il 25% del territorio, costituendo una ricchezza unica sia a fini ambientali che economici”.

LE PROTESTE

Ma proprio sulla gestione dei boschi attaccano le opposizioni. Se la Lega denuncia aggressioni da parte di lupi nel parmense, Fratelli d’Italia chiede interventi contro i danni prodotti dagli ungulati. Il consigliere regionale Tommaso Foti parla di “una vera e propria emergenza nei territori piacentini dell’Alta Val Nure e Val d’Aveto”. I “fatti- affermano- dimostrano che le iniziative messe in campo finora dalla Regione per la riduzione degli ungulati risultano insufficienti, almeno in alcuni territori, tra i quali certamente quello piacentino”. Nella sua interrogazione Foti parla di “svariati ettari di terreni destinati al pascolo ‘arati’ dai cinghiali” e chiede “iniziative urgenti che puntino a una riduzione duratura degli ungulati”. “I danni provocati dai cinghiali e, più in generale, dagli ungulati- rileva Foti- stanno mettendo a forte rischio la già precaria economia delle valli, tenuto presente che allevatori e agricoltori della zona traggono di che vivere proprio dai terreni così pesantemente presi di mira”.

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