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Ibuprofene e sciroppo per la tosse introvabili: “La risposta arriva dai farmacisti”

Intervista al dottor Andrea Cicconetti, Presidente di Federfarma Roma

Pubblicato:18-07-2022 14:36
Ultimo aggiornamento:18-07-2022 16:35

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ROMA – L’ibuprofene continua a mancare ed è introvabile in tutte le farmacie d’Italia. Si tratta di un farmaco dotato di proprietà analgesica, antinfiammatoria e antipiretica, molto usato dunque in caso di dolori muscolari, mal di testa e febbre. E pare scarseggi anche lo sciroppo per la tosse dei bambini.

E’ così oppure si tratta di fake news? Quanto l’impennata dei contagi da Omicron ci ha messo lo zampino? E qual è la risposta dei farmacisti in proposito? L’agenzia di stampa Dire ha rivolto via zoom queste e altre domande al dottor Andrea Cicconetti, Presidente di Federfarma Roma.

C’è allarme per ‘farmaci introvabili’ su tutti l’ibuprofene. Perchè si sta verificando questo fenomeno e qual è la risposta che state preparando come Federfarma Nazionale e in particolare come Federfarma Roma?
“In realtà la carenza di ibuprofene si è verifica a macchia di leopardo già da un mese e mezzo circa oggi la situazione è cambiata ed infatti in Italia questo farmaco, sia per uso pediatrico che nell’adulto, non si trova più. Mi risulta che nei prossimi giorni ci saranno degli approvvigionamenti di medicinale quindi è possibile trovare delle alternative. Nel frattempo i farmacisti, che hanno tutte le capacità tecniche ed organizzative per preparare in farmacia sia le capsule che lo sciroppo, stanno acquistando la polvere di ibuprofene per rispondere alle esigenze dei pazienti. Come Federfarma Nazionale insieme alla Società italiana dei farmacisti preparatori (Sifap) e con la Società italiana farmacisti ospedalieri (SIfo) la scorsa settimana ha diffuso proprio un documento su come realizzare la preparazione di sciroppo a base di ibuprofene. Una soluzione prescritta e usata moltissimo in ambito pediatrico in caso di febbre. Molte farmacie hanno iniziato le preparazioni e quindi direi che l’allarme in tal senso sta rientrando”.


Altri prodotti iniziano a scarseggiare o sono attualmente mancanti?
“C’è carenza di prodotti che costano molto poco cioè quelli rimborsati dal Servizio sanitario Nazionale che hanno un costo dai 2 ai 4 euro. Credo che il fenomeno sia dovuto al fatto che le aziende farmaceutiche hanno avuto un incremento di costi di produzione e non rientrano nel rimborso dei 4 euro che è stato fissato dall’autorità regolatoria che è l’Aifa. Uno di questi medicinali mancanti, molto noto, uscirà dal prontuario di fascia A (cioè rimborsabile dal Ssn) e rientrerà in fascia C (il cui costo è a carico del paziente) perché l’azienda in questione ha chiesto di ricontrattare il prezzo aumentandolo ma sembrerebbe che Aifa, in proposito, gli abbia detto no. Poi c’è un’altra azienda farmaceutica importante che sta facendo un cambio di denominazione e quindi forse ha qualche difficoltà regolatoria con l’autorizzazione all’immissione dei suoi prodotti in commercio. Anche questo evento sta causando delle carenze a singhiozzo di alcuni prodotti tra i quali un noto sciroppo. In questo caso non farei assolutamente allarmismi perché disponiamo di tantissime tipologie di sciroppi per la tosse sia per adulti che per bambini”.

La carenza degli sciroppi per la tosse può essere legata indirettamente alla crescita dei positivi da Covid-19?
“Ripeto niente allarmi ci sono tanti sciroppi in commercio anche se la domanda dovesse continuare a crescere, ma è vero pure che il Covid esita in tosse e che questo può portare ad una maggiore domanda di sciroppo”.

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