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A Novara camion forza picchetto di lavoratori: travolto e ucciso sindacalista Si Cobas

Si chiamava Adil Belkadim, cittadino italiano di origini marocchine di 37 anni e padre di due figli

Pubblicato:18-06-2021 11:57
Ultimo aggiornamento:19-06-2021 11:53
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MILANO – Adil Belkadim, 37 anni, coordinatore del Si Cobas di Novara, è stato travolto e ucciso da un camion questa mattina davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate. Adil stava partecipando ad un picchetto nel giorno dello sciopero nazionale della logistica quando un camion ha forzato il blocco dei lavoratori e, dopo averlo investito, è fuggito senza prestare soccorso. L’autista è stato fermato poco dopo dai Carabinieri.

Secondo alcuni testimoni, ci sarebbe stato un diverbio tra i lavoratori e l’autista del camion che, dopo aver travolto Adil, lo avrebbe trascinato per almeno dieci metri.

Cittadino italiano di origini marocchine, Adil Belkadim era padre di due figli.


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DRAGHI: SI FACCIA SUBITO LUCE SU QUANTO ACCADUTO

“Sono molto addolorato per la morte di Adil Belakhdim. È necessario che si faccia subito luce sull’accaduto“. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi.

ORLANDO: MORTE SINDACALISTA GRAVISSIMA, RISPOSTE URGENTI

“È gravissimo quello che è accaduto di fronte ai cancelli di un magazzino di Biandrate, vicino Novara. La tragica morte del sindacalista Adil Belakhdim è avvenuta in circostanze che andranno immediatamente chiarite. Nel settore della logistica stiamo assistendo ad una escalation intollerabile di episodi di conflittualità sociale che richiedono risposte urgenti. Alla famiglia del sindacalista la nostra vicinanza”. Così il Ministro del Lavoro Andrea Orlando.

LANDINI: FATTO GRAVISSIMO, BISOGNA REAGIRE COSÌ NON VA BENE

“E’ un fatto gravissimo, è il momento di non tacere e reagire a una situazione inaccettabile, spero che quanto successo scuota le coscienze del Paese, così non va bene”. Lo dice il leader della Cgil, Maurizio Landini, commentando, durante ‘Futura’, l’uccisione del sindacalista nel novarese.

Landini sottolinea che “bene hanno fatto le organizzazioni sindacali confederali e di categoria territoriali a rispondere subito, proclamando immediatamente lo sciopero per oggi, domani e dopodomani di tutti i dipendenti del sito“.

E osserva che non si può “far finta di non sapere cosa succede nella logistica dove c’è il far west”. Infine chiede di “intervenire con una legge sulla rappresentanza per evitare contratti pirata assurdi e a difesa del lavoro”.

SBARRA: MORTE DEL SINDACALISTA FATTO DI GRAVITÀ INAUDITA

È un fatto di una gravità inaudita la morte del sindacalista di 37 anni, padre di due figli, investito stamattina durante un presidio sindacale davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate, nel Novarese insieme ad altri due lavoratori feriti”. Lo ha detto oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Potenza a margine del Consiglio Generale della Cisl Basilicata.

“Siamo profondamente vicini alla famiglia di questo nostro collega. Autorità giudiziaria e Forze dell’Ordine dovranno fare piena chiarezza perché è davvero intollerabile quello che è accaduto. Ora basta. Nel settore dellla logistica si stanno consumando episodi continui di violenza, di intimidazione e di incivilta’ che riportano indietro nel tempo le relazioni industriali nel nostro paese. La Cisl condanna fermamente questo clima di ostracismo nei confronti della libera attività sindacale in particolare in un settore dove in molti casi perdura una situazione selvaggia di sfruttamento dei lavoratori, di mancato rispetto dei contratti, dei diritti e delle tutele fondamentali”.

PROVENZANO: MORTE INACCETTABILE, POLITICA AGISCA

“Un lavoratore non può morire così. Lo Stato deve garantire il diritto a manifestare e punire questi atti criminali. La politica deve risolvere le contraddizioni sociali esplose nella logistica, fermando guerre tra lavoratori. Per questo oggi, con il Pd saremo a Tavazzano”. Così su Twitter il vice segretario del Pd Giuseppe Provenzano.

DE PETRIS (LEU): UCCISIONE SINDACALISTA ORRORE TRAGICO

“L’omicidio del coordinatore del Si Cobas di Novara Adil Belakhdim, travolto e ucciso da un camion che voleva forzare il presidio di fronte alla Lidl di Biandrate, è un orrore tragico al quale tutta la politica deve reagire immediatamente con massima fermezza. Non si può tollerare che i presìdi vengano attaccati da squadracce come è successo a Lodi la settimana scorsa o che gli operai che protestano vengano uccisi come è successo oggi a Novara. Non siamo negli Usa degli anni ’30 e non permetteremo che ci si arrivi. E’ dovere del governo intervenire subito con il massimo rigore per impedire che le aggressioni si ripetano“. Lo afferma la capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris.

“Alla famiglia, agli amici e ai compagni di Adil vanno la mia più completa e commossa solidarietà e un forte, partecipe abbraccio”, conclude la presidente De Petris.

SINDACATI: ENNESIMO TRAGICO EPISODIO, SERVE INTERVENTO ISTITUZIONI

Non è possibile morire mentre si esercita il diritto costituzionale ad esprimere la propria opinione e non si devono mai mettere lavoratori contro lavoratori. Il diritto di manifestare è sacrosanto e ogni atto di violenza va condannato. Siamo vicini ai familiari del sindacalista investito e ucciso stamattina da un camion davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate, in provincia di Novara”. È quanto dichiarano Filcams-Cgil e Filt-Cgil, Fisascat-Cisl e Fit-Cisl e Uiltucs e Uiltrasporti, che proseguono: “in attesa che la giustizia faccia chiarezza su quanto accaduto, serve un intervento forte, anche a livello istituzionale, per affermare legalità e diritti in un mondo che troppo spesso li ignora“.

“Crediamo – sottolineano le organizzazioni sindacali – che vada in questa direzione la proposta del ministro Orlando, di un tavolo specifico che parta dall’esperienza del tavolo della legalità. Va riportata l’attenzione sul mondo della logistica e sulle storture che si stanno riproponendo per affermare compiutamente i principi di legalità e per cercare di condividere interventi utili ad evitare momenti drammatici e gestire criticità. Riteniamo necessario che il coinvolgimento istituzionale sia allargato a tutti i ministeri coinvolti (Mims e Mise), alle organizzazioni datoriali e sindacali firmatarie il Ccnl della logistica”.

Proseguono le organizzazioni sindacali: “Al contrario di quanto pensa qualcuno, i sindacati non hanno mai abbandonato le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione e della logistica, che sono tra i meno visibili e che hanno continuato a lavorare durante la pandemia. Da anni lavoriamo per estendere le tutele senza lasciare fuori nessuno. Inoltre, le aziende devono fare di più la loro parte perché troppe volte in passato, nell’affannosa ricerca del profitto, hanno cercato scorciatoie mettendo scientemente il sindacato fuori gioco ed hanno tollerato episodi che erano in realtà avvisaglie della grave situazione che oggi è sotto gli occhi di tutti”.

“Nel magazzino di Biandrate – concludono – la quasi totalità dei lavoratori sono dipendenti diretti della Lidl e avevamo denunciato criticità sull’organizzazione del lavoro e il corretto riconoscimento dei livelli di inquadramento. Per denunciare l’accaduto e in solidarietà alla famiglia le categorie del terziario hanno dichiarato sciopero per i giorni 18, 19, 20 giugno di tutti i dipendenti del sito”.

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