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VIDEO | Firmato l’accordo tra imprese e forze dell’ordine contro l’usura in Campania

"Il fenomeno sta crescendo è vedrà la sua esplosione solo tra un anno". Ne è convinto Luigi Cuomo, presidente di Sos Impresa-Rete per la legalità della Campania

Pubblicato:18-06-2020 13:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:31

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NAPOLI – Corsi di formazione per diffondere la cultura della legalita’ e della giustizia, regole mirate per le imprese e corner informativi sui temi della sicurezza, punti di ascolto circa le opportunita’ offerte alle vittime di racket e usura. Questi i punti principali di un accordo di collaborazione che e’ stato stipulato questa mattina a Napoli da Sos Impresa-Rete per la Legalita’, Casartigiani, Claai Imprese, Cna, Confartigianato Imprese, Confcocommercio e Confesercenti.

L’intesa e’ stata siglata dai rappresentanti regionali delle associazioni e delle forze dell’ordine alla presenza del commissario di governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, il prefetto Annapaola Porzio, il commissario regionale antiracket e antiusura, il prefetto Franco Malvano, e del viceprefetto vicario di Napoli, Luca Rotondi.

“Le associazioni di categoria condividono la nostra preoccupazione, cioe’ che aumenti il fenomeno usuraio e il livello di infiltrazione criminale nell’economia legale“, ha spiegato Luigi Cuomo, presidente di Sos Impresa – Rete per la Legalita’, che collaborera’ con gli enti nell’attivita’ di sensibilizzazione delle imprese associate sui temi della legalita’ e delle politiche attive nel prevenire e a contrastare il racket e l’usura. “Le associazioni – ha aggiunto Cuomo – riconoscono di non essere adeguatamente attrezzate per affrontarle da sole questa emergenza e hanno chiesto alla nostra associazione di fornire loro un servizio di accompagnamento e solidarieta’ per aiutare le imprese a non finire nelle mani della criminalita’. Le mafie hanno risorse economiche infinte, questa liquidita’ e’ il competitor piu’ forte dello Stato, del sistema bancario e del governo. Se le banche non fanno la loro parte, favoriscono la criminalita’ e l’immissione nell’economia di tutto questo denaro sporco”.


È una difesa per piccoli imprenditori e artigiani – ha sottolineato Giuseppe Oliviero, vicepresidente nazionale di Cna e presidente di Cna Campania Nord: con un nuovo rapporto di collaborazione acquisiamo quegli strumenti che ci consentano di accompagnare gli imprenditori in un percorso che li sottragga alla criminalita’ e all’usura, una piaga che sta riprendendo vigore nel nostro territorio e in tutta Italia”.

Per Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, gli effetti della crisi esplosa a causa del Covid-19 “non sono ancora deflagrati: molte nostre Pmi non recupereranno piu’ il fatturato perso in questi mesi, altre non riapriranno piu’. La filiera del turismo e’ al collasso, i tempi lunghi e incerti e le modalita’ complesse per ricevere i sostegni promessi da Stato e Regione non aiutano. Tutto questo diventa terreno fertile per la criminalita’, pronta a mettere le mani sulle nostre aziende”. Confesercenti chiede al governo di “intervenire sui tempi della burocrazia perche’ le imprese possano avere risposte immediate dalle Istituzioni sui finanziamenti richiesti. E’ un momento cruciale – ha detto Schiavo -: le imprese, gia’ sofferenti prima del Covid-19 per la crisi economica, ora sono in ginocchio: se non hanno subito i fondi cadranno tra le braccia della criminalita’”.

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Il fenomeno che sta crescendo adesso vedra’ la sua esplosione solo tra un anno o comunque tra diversi mesi“. Ne e’ convinto Luigi Cuomo, presidente di Sos Impresa-Rete per la legalita’ della Campania, intervenuto in merito al rischio che gli imprenditori siano vittime degli usurai a causa dell’emergenza Covid-19. A margine della presentazione di un accordo di collaborazione tra associazioni di categoria e forze dell’ordine, orientato a prevenire il rischio di infiltrazioni della camorra nell’economia legale, Cuomo ha spiegato che allo stato attuale “le vittime cercano i loro carnefici per chiedere soldi laddove le banche glieli negano. È una fase in cui si stringe attorno a queste aziende un cerchio – ha denunciato il presidente di Sos Impresa – che col tempo si stringera’ fino al momento in cui, soffocandole, le aziende esploderanno”. Solo in quel momento “arriveranno le denunce. Oggi chi denuncia – ha osservato Cuomo – lo fa perche’ e’ sotto usura gia’ da tempo, non e’ la vittima che viene fuori dall’emergenza di coronavirus. Sospettiamo che oggi a finire sotto usura siano anche coloro che fino a qualche mese fa non ci pensavano neanche lontanamente”.

“I dati del ministero dell’Interno ci dicono che l’usura e’ gia’ al 10-12% e la Campania purtroppo primeggia”. A riferirlo e’ Giuseppe Oliviero, vicepresidente nazionale di Cna e presidente di Cna Campania Nord, a margine della sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra associazioni antiracket, di categoria e forze dell’ordine per prevenire il rischio di usura e infiltrazioni criminali nell’economia locale. “C’e’ il rischio che un tessuto imprenditoriale che vive piu’ di ombre che di luci – osserva Oliviero – si sostituisca a un tessuto imprenditoriale sano, che ha storia e tradizione. Cosi’ il mercato non si basa piu’ sulla libera concorrenza ma diventa un mercato inquinato e avvelenato da attivita’ che non rispettano le regole”. 

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