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Migranti, Onu contro Trump: “Crudele separare figli da genitori”

Da fine aprile almeno 2.000 minori sono stati separati dai propri genitori dopo aver varcato illegalmente la frontiera Messico-Usa

Pubblicato:18-06-2018 12:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:16

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ROMA – “Mi preoccupa profondamente la politica adottata di recente dagli Stati Uniti, e che punisce i bambini per le azioni dei loro genitori“. Così Zeid Ra’ad Al Hussein, l’Alto commissario Onu per i diritti umani si è espresso da Ginevra in mattinata. Al centro, l’annuncio di qualche giorno fa dell’amministrazione americana di venerdì, secondo cui da fine aprile almeno 2mila minori sono stati separati dai propri genitori, dopo che questi ultimi hanno superato illegalmente la frontiera col Messico. Dal momento che i bambini non possono seguire i familiari in carcere, restano bloccati alla frontiera. Al-Hussein ha definito “inammissibile e crudele” la pratica di “scoraggiare dei genitori” dal violare la legge, “compiendo simili abusi sui loro figli”.

Intervenuto a Ginevra, stando a fonti di stampa concordanti, l’Alto commissario Onu ha quindi “fatto appello agli Stati Uniti a interrompere immediatamente la separazione forzata di questi bambini, e a incoraggiare il governo a ratificare la Convenzione sui diritti dell’infanzia”. Solo pochi giorni fa il presidente Donald Trump è tornato a minacciare l’uscita degli Stati Uniti dall’Alto commissariato Onu per i diritti umani, una possibilità paventata già varie volte da quanto Trump è entrato alla Casa Bianca, contrariato dalle critiche ricevute in diverse occasioni da parte di tale organismo.

ANCHE MELANIA CONTRO TRUMP

Sulla vicenda dei bambini bloccati alla frontiera col Messico è intervenuta anche la first lady Melania Trump, la quale attraverso la sua portavoce Stephanie Grisham, all’emittente ‘Cnn’, ha detto di trovare “odioso” il fatto di assistere “alla separazione di così tanti bambini dalle proprie famiglie”. Ha così chiesto una riforma rapida in seno al Congresso sul tema migratorio, che riveda la stretta agli ingressi illegali annunciata dal ministro della Giustizia Jeff Sessions all’inizio di maggio, e che ha determinato tale situazione.


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