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VIDEO | Bologna riapre le scuole. E in via Saffi si pulisce, tra fango e sabbia

Il 'day after' a Bologna: i commercianti di via Saffi puliscono armati di scopa, mentre il Comune di Bologna riapre le scuole (con qualche eccezione)

Pubblicato:18-05-2023 16:42
Ultimo aggiornamento:19-05-2023 16:30

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BOLOGNA – Dopo tre giorni di chiusura, riaprono le scuole a Bologna. “Visto l’attenuarsi delle piogge”, annuncia il Comune, domani riprende “l’attività didattica nel territorio comunale in tutte le scuole di ogni ordine e grado: nidi, scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori”. Con alcune eccezioni: “Rimarranno chiuse la scuola primaria Longhena e la scuola dell’infanzia Casaglia perché non raggiungibili in sicurezza a causa degli smottamenti nell’area collinare. Resta chiusa anche la scuola dell’infanzia Follereau a causa di infiltrazioni che richiedono ulteriori interventi”. Inoltre, “sono in corso verifiche per la scuola dell’infanzia Scarlatti. Entro sera la scuola informerà direttamente i genitori sulla riapertura o meno”, spiega l’amministrazione.

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“Questa mattina- afferma il primo cittadino Matteo Lepore- con i sindaci della città metropolitana abbiamo valutato che, visto l’attenuarsi del maltempo e le differenze oggettive delle varie zone del territorio, ognuno deciderà in autonomia sulla riapertura delle scuole per domani”. Nel frattempo, “ringrazio tutti i sindaci per il grande lavoro di squadra e per il costante coordinamento che abbiamo mantenuto nei giorni scorsi prendendo, in piena emergenza, decisioni comuni per il bene di tutto il territorio metropolitano”. E l’emergenza “non è finita: invito la cittadinanza a continuare a limitare gli spostamenti sul territorio anche nei prossimi giorni”, aggiunge il sindaco.


Nel capoluogo, ora, “la priorità è affrontare la situazione delle frane e smottamenti nella zona collinare, su questo- sottolinea il sindaco- si stanno concentrando i nostri tecnici e la Polizia locale in collaborazione con Vigili del fuoco e Protezione civile. Ci sono diverse famiglie isolate sui colli ma le abbiamo già raggiunte e siamo in contatto costante. Stiamo gestendo tutte le situazioni segnalate”.
Intanto, oltre alle scuole, domani riapriranno in città anche musei, biblioteche, centri sportivi comunali e cimiteri. Mentre invece “rimane anche per domani il divieto di accedere e stazionare in parchi e aree verdi adiacenti alle aree fluviali e di stazionare sotto gli alberi in tutti i parchi. Si ricorda in particolare- avverte Palazzo D’Accursio- che è molto pericoloso frequentare i parchi fluviali, perché il terreno potrebbe muoversi anche in assenza di pioggia e ci potrebbero essere smottamenti”. Il Comune rinnova anche l’invito a non spostarsi con mezzi propri e ad usare i mezzi pubblici e, per quanto possibile, chiede ancora alle imprese a favorire lo smart working. Infine, “sono state revocate poco fa le ordinanze di evacuazione emesse in alcune vie della città nei giorni scorsi e le persone potranno rientrare nelle loro abitazioni”, referisce l’amministrazione.

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IL ‘DAY AFTER’ IN VIA SAFFI TRA PUNTELLI E PULIZIE

Puntelli di metallo nel letto del Ravone, visibili lungo il tratto scoperto che costeggia via del Chiù. Via Saffi che “si muove” quando i veicoli più grandi passano nel punto in cui la strada copre il torrente. Poi biciclette ricoperte di fango, numerosi camion spurgo al lavoro, cittadini che si fanno largo tra i sacchi di sabbia e commercianti che ripuliscono i locali. È il “day after” dell’ultima esondazione del Ravone, a Bologna, mentre il maltempo oggi concede una tregua all’Emilia-Romagna duramente colpita nei giorni scorsi.

Oggi ci tocca pulire. Fino al pomeriggio, quando magari riusciremo ad aprire”, spiega Vincenzo Montagano dell’agenzia Puntocasa, che si trova proprio di fianco all’ormai famoso negozio di via Saffi 22 da cui il Ravone in piena trova sfogo e allaga la zona circostante. Stavolta l’acqua ha invaso anche i locali vicini e Montagano, in giacca e cravatta, si dà da fare con la ramazza. “L’altro ieri purtroppo hanno messo i sacchi così”, continua l’agente immobiliare indicando la barriera a pochi passi di distanza: “Non potevano saperlo, l’acqua è defluita in diagonale dalla serranda del negozio a fianco sfondando il muro di sacchi ed è defluita sotto il portico”, entrando “nei negozi, nelle cantine, anche nella pizzeria qui dietro”. Il timore è che possa accadere di nuovo: lo sfondamento del negozio “non è una cosa che si può mettere a posto in due o tre giorni. Bisogna far defluire l’acqua nel modo migliore”, allarga le braccia Montagano.

Alle prese con i danni anche il pub Harvest di via Montello: cantina allagata, un frigorifero da buttare e il locale da ripulire. Sul posto c’è il parlamentare bolognese Marco Lisei di Fdi. “I sopralluoghi che facciamo sono costanti“, sottolinea, segnalando che stamattina è tornato in via Saffi anche il viceministro Galeazzo Bignami.

“Stiamo cercando di tenere monitorata la situazione, capire dove c’è bisogno perchè questo è il momento di rimboccarsi le maniche e aiutare la popolazione”, afferma Lisei. Nel frattempo, “siamo un po’ preoccupati- aggiunge Lisei- perchè abbiamo visto la strada, l’asfalto, un po’ muoversi”. Succede, in effetti, proprio nel tratto di carreggiata di fronte al negozio e all’agenzia immobiliare: l’asfalto è crepato e in alcuni punti si muove quando passano auto di grosse dimensioni, furgoni e bus. “Siamo certi- continua il parlamentare di Fdi- che verranno fatti tutti gli interventi per la messa in sicurezza di questo tratto di strada. E speriamo, incrociando le dita, che nei prossimi giorni non ci siano ulteriori precipitazioni perchè sarebbe davvero devastante per i cittadini”.

Per quanto riguarda i lavori al 22, ieri il sindaco Matteo Lepore ha dichiarato che il Comune sta cercando una “soluzione condivisa” con la proprietà privata. “Non sono in grado di dire se ci si può arrivare e neanche di dire dove stanno le responsabilità in questa vicenda, lo verificheranno i tecnici. Mi sembra strano- commenta Lisei- imputare la responsabilità al proprietario, perchè qui i cittadini sono tutti nelle stesse condizioni. Dopodichè ci saranno gli accertamenti, ma è chiaro che da qualche parte ci doveva essere uno sfogo e lì probabilmente ha trovato un tappo, che sia determinato da quello che c’è sotto la strada o probabilmente dalla scarsa manutenzione degli alvei fluviali, è da accertare”. Però “non credo sia il momento di puntare il dito contro nessuno e anche questo cittadino che ha subito degli importanti danni in questo momento va aiutato, poi ci sarà il tempo per individuare le responsabilità”, conclude il meloniano.

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