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Pichetto: “Il clima sta cambiando, l’Emilia-Romagna in assoluto ha il rischio più alto per i fiumi”

Il ministro dell'Ambiente si aspetta che gli eventi estremi diventeranno sempre più frequenti. E avverte: "Il Nord è particolarmente a rischio"

Pubblicato:18-05-2023 11:11
Ultimo aggiornamento:18-05-2023 16:01

pichetto alluvioni
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ROMA – Con le conseguenze dell’emergenza climatica in atto che si manifesta anche con disastri come l’alluvione di Emilia Romagna e Marche va tenuto presente che “il mondo ha un clima che sta cambiando. La sfida non è solo italiana, è mondiale. Con un grado e mezzo o due di riscaldamento della temperatura terrestre questi fatti purtroppo ci saranno sempre di più, e qui è piovuta in pochi giorni la metà della pioggia dell’anno“. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, lo dice a Radio24.

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Con lo stato attuale del clima “cambia il quadro completamente rispetto a una decina di anni fa”, avverte Pichetto, per rispondere a tale nuova condizione “stiamo facendo il Piano di adattamento climatico, ora dobbiamo parlare di mitigazione e adattamento, adattamento al sistema rispetto a un quadro climatico che e totalmente cambiato.
In tutto ciò il nord Italia è particolarmente a rischio, “sì, certamente”, dice il titolare del MASE, “poi c’è la fascia alpina che subisce un’altra questione rilevante, l’abbandono territori montani che determina una minor cura che dipende dai residenti”.


“EMILIA-ROMAGNA A PIÙ ALTO RISCHIO MA REGIONE FUNZIONA”

L’Emilia Romagna è la regione a più alto rischio in Italia in assoluto di esondazioni ma si è verificato un evento molto particolare con il mare che non riusciva più a ricevere”. Si tratta, però, di “una regione che funziona, e politicamente sto dall’altra parte, poi le correzioni sono sempre utili laddove ci si accorge che qualcosa non funziona”. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, lo dice intervenendo a Radio Anch’io su Radio1 Rai. In ogni caso si possono mettere in campo “tutta una serie di correzioni perche si può sempre migliorare”, dice Pichetto.

“LE OPERE VANNO REALIZZATE, BASTA CULTURA DEL NO”

“Siamo al governo da sei mesi ma tutti ci diciamo che bisogna superare questa questione del non volere nessuna opera. Dobbiamo trovare un punto di equilibrio, per la convivenza dell’uomo con la natura, e qualche opera va fatta. Vanno fatte le dighe che servono, le grandi vasche di laminazione, gli argini in alcuni luoghi. Dobbiamo creare le condizioni perchè possa vivere anche l’uomo, con questo clima l’assoluta libertà dei fiumi può creare danni“. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, lo dice a Radio24.
Rispetto alle opposizioni alle opere “ci sono alcuni pezzi di cultura ambientalista, quelli che vivono al loft del ventesimo piano del grattacielo, per cui è piu facile dire no che sì”, segnala Pichetto.

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