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Il ‘day after’ della Romagna tra frane e salvataggi. In 18mila senza corrente, aumentano i morti

Altre evacuazioni nel ravennate: alle 7 sono stati evacuati gli abitanti di Villanova di Ravenna, Filetto e Roncalceci

Pubblicato:18-05-2023 09:51
Ultimo aggiornamento:19-05-2023 13:24

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RAVENNA – Dopo una notte difficile (con altri allegamenti e frane), continua l’emergenza maltempo in Emilia-Romagna: nella giornata di oggi proseguono i salvataggi di persone rimaste bloccate o isolate (in particolare nelle zone di Ravenna e Cesena, dove è stata messa in salvo una famiglia con un bimbo di 20 giorni) e si comincia a fare i conti con la conta dei danni, che restituisce un quadro sconcertante. Bonaccini ha parlato di danni per miliardi, come “un altro terremoto”. Il Governo, che discuterà dell’emergenza il 23 aprile, per il momento ha fatto sapere che verranno stanziati nell’immediato 30 milioni di euro. Si aggiorna anche il numero delle vittime: a quelle identificate ieri, se ne aggiungono altre 5. Intanto, tutta la regione è alle prese con la gestione di situazioni drammatiche, dalle persone rimaste senza casa al dramma degli allevamenti allagati con migliaia di animali morti o da salvare. E ci sono anche tanti cani e altri animali domestici che sono dispersi. E le previsioni meteo purtroppo non dicono niente di buono: se oggi la giornata appare a livello meteorologico come di tregua (non piove), già da domani dovrebbe ricominciare a piovere.

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20.13 – AUMENTANO SFOLLATI IN STRUTTURE: OLTRE 4.800 

È salito nelle ultime ore il numero degli sfollati accolti nelle strutture d’emergenza in Emilia-Romagna. Si parla ora di oltre 4.800 persone, cioè 1.700 in più rispetto a stamattina, di cui 743 minori. Sono oltre 4.000 nel ravennate, 471 nel bolognese, 300 nel forlivese-cesenate e 32 nel riminese. Oltre 10.000 gli evacuati nel complesso. Sei le cucine mobili operative: due a Faenza, una a Riolo Terme, una a Solarolo, una a Sant’Agata e una a Forlì. In azione per il soccorso alle persone ancora a rischio nelle abitazioni ci sono quasi 900 Vigili del fuoco, che oggi hanno garantito quasi 600 interventi, insieme a oltre 700 volontari della Protezione civile. In volo per tutta la giornata anche l’elicottero del 118 di Ravenna per l’evacuazione di persone fragili. Per quanto riguarda l’elettricità, secondo l’aggiornamento serale della Regione, alle 18.30 di oggi risultavano ancora 18.500 le utenze senza alimentazione, in calo di 2.500 unità, con 700 tecnici di Enel Distribuzione operativi da ieri. Quattro gli elicotteri utilizzati per ispezionare le linee ed eseguire manovre in aree non raggiungibili, 170 i gruppi elettrogeni e quattro le ‘power station’ utilizzate per fornire alimentazione di emergenza. Intanto il presidente Stefano Bonaccini ringrazia per le prime donazioni arrivate a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione, al conto corrente della Regione dedicato all’iniziativa ‘Un aiuto per l’Emilia-Romagna’. “Ancora una volta l’Emilia-Romagna mostra il suo grande cuore- commenta Bonaccini-. Non posso che ringraziare, anche a nome delle persone che ancora stanno combattendo e soffrendo: la solidarietà conferma di essere un motore morale della nostra comunità”. Il presidente cita prima di tutto “la Ferrari, che con un gesto importante ha voluto donare un milione di euro. Quindi il Bologna Calcio, che ha aderito alla raccolta fondi annunciando di voler devolvere la metà dell’incasso che sarà realizzato per la partita Bologna-Napoli della prossima settimana e l’impegno aggiuntivo del presidente Saputo”. Ma non solo. “Vorrei in particolare ringraziare ciascuna delle persone e delle aziende che si stanno mobilitando- conclude il presidente della Regione- grazie davvero e tutti, resoconteremo ogni euro raccolto e il suo utilizzo, come sempre fatto”. 


19.40 – QUASI 9.000 UTENZE RIALLACCIATE, ANCORA 18.500 SENZA CORRENTE

Continua il lavoro dei 700 tecnici di E-Distribuzione per ridare l’elettricità a famiglie e imprese rimaste senza corrente a causa dei danni causati dal maltempo in Emilia-Romagna. Nel tardo pomeriggio gli utenti ancora staccati dalla rete erano ancora 18.500 contro i 27.000 di questa mattina (ieri erano 50.000). La task-force sta facendo ricorso a quattro elicotteri per ispezionare le linee compromesse e consentire al personale di poter eseguire manovre in aree non raggiungibili. Sono già stati mobilitati, inoltre, 170 gruppi elettrogeni e quattro power station per poter fornire alimentazione di emergenza non appena le condizioni meteorologiche consentiranno il deflusso delle acque.

17.47 – RAVENNATE IN ANSIA, STA ARRIVANDO UNA MARE D’ACQUA

Nel ravennate, come sottolinea a Rete 4 il presidente della provincia Michele De Pascale, “l’emergenza sta per iniziare”. Infatti l’acqua uscita nei Comuni a valle si sta riversando tutta verso la città e il suo territorio limitrofo, aggiungendosi a quella che esce dalle falle degli argini. Il Lamone ha rotto in più punti, da qui la richiesta per concentrare i migliori mezzi dell’Esercito e ricostruire gli argini danneggiati. Intanto nel primo pomeriggio è arrivata la notizia di altri due decessi, una coppia di anziani conviventi a Russi che con ogni probabilità son rimasti schiacciati mentre movimentavano un frigorifero. In diretta Facebook la sindaco del Comune romagnolo Valentina Palli conferma che la situazione è complessa, con vaste aree sott’acqua anche se non il centro urbano. Oltre a Vigili del fuoco, Protezione civile ed esercito, danno una mano con i trattori per raggiungere le case isolate dall’acqua agricoltori e mezzadri. Finché le rotte rimangono aperte “non si può arginare l’acqua”, sottolinea la prima cittadina con il monito a non uscire per strada in macchina e in caso di necessità di evacuazione a chiamare i numeri d’emergenza. Sono circa 250 le persone accolte nella scuola elementare del paese.

16.40 – IN PROVINCIA DI RAVENNA CINQUE MORTI E UN DISPERSO

 Il maltempo in provincia di Ravenna ha causato cinque morti, oltre a un disperso a Boncellino di Bagnacavallo. A ufficializzare i dati è la Prefettura precisando che le morti riguardano i Comuni di Castel Bolognese, Sant’Agata sul Santerno e Russi. A Castel Bolognese è stato rinvenuto il corpo di un uomo deceduto probabilmente ieri mercoledì 17 maggio che sembra si sia chiuso in casa rifiutandosi di uscire di al momento di arrivo della piena d’acqua. A Sant’Agata sul Santerno un uomo è stato trovato morto ieri all’interno della sua abitazione mentre la moglie è stata tratta in salvo dai Vigili del fuoco. Sempre ieri è stata trovata anche una donna deceduta ancora da identificare. A Russi questa mattina due conviventi sono stati trovati morti in una abitazione isolata, con ogni probabilità schiacciati da un frigorifero che stavano spostando. Lieto fine, invece, per una persona bloccata in un’auto non raggiungibile tra Castel Bolognese e Solarolo, che si credeva morta. Raggiunta questa mattina, la vettura era vuota con il proprietario già in salvo da ieri. 

13.34 – IN EMILIA-R. SALE NUMERO DEI COMUNI COLPITI: SONO 42

Aumenta il numero dei Comuni colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna. Sono al momento 42, come spiega la vicepresidente della Regione Irene Priolo questa mattina in conferenza stampa insieme al governatore Stefano Bonaccini e al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Il bolognese e il ravennate sono le aree in cui si stanno concentrando gli interventi in queste ore, indica Priolo. Allagamenti si registrano a Lugo e Cervia, interventi di emergenza sono in corso anche a Medicina, mentre a Molinella si sta cercando di capire “come riportare gli sfollati nelle loro case”. Il conto degli evacuati è oltre 10.000 persone, di cui 2.600 ospitati in strutture di accoglienza. “Ma non possiamo pensare che rimangano nelle palestre- afferma Priolo- stiamo lavorando a un’accoglienza dignitosa, ma la logistica è ancora difficile”. In Appennino la situazione è critica in particolare nella provincia di Forlì-Cesena. “Ci sono frazioni isolate- spiega Priolo- e stiamo cercando di capire il fabbisogno di derrate alimentari. Enel intanto sta lavorando al ripristino della corrente elettrica”.

Entro stasera la Regione attiverà un numero verde d’emergenza grazie al quale i cittadini possono essere “indirizzati in modo corretto alle strutture di cui hanno bisogno”. Mentre si lavora sul fronte dell’emergenza, le operazioni sono in corso anche per il ritorno alla normalità. “Abbiamo aperto il Cavo Napoleonico per il deflusso delle acque verso il Po- spiega Priolo- in poche ore abbiamo spostato 25 milioni di metri cubi d’acqua, ciononostante sono tracimati 21 fiumi e torrenti. Questo dovrebbe dare l’idea del problema”. Per i prossimi giorni sono attese nuove piogge in Emilia-Romagna, che non preoccupano per l’intensità o per l’innalzamento dei corsi d’acqua, ma “per la fragilità del territorio- spiega Priolo- da questo dipenderà il colore dell’allerta che sarà emessa nelle prossime ore”.

13.23 – STRADE CHIUSE E ALTRE EVACUAZIONI A RAVENNA

Fiumi e canali di scolo ancora in innalzamento nel territorio di Ravenna e in questo momento risulta chiusa una serie di arterie della viabilità. In particolare sono chiusi al transito veicolare i ponti su via Trieste in zona Pala De Andrè, via Romea tra le rotonde Grecia e Gran Bretagna, e il ponte nuovo tra rotonda Gran Bretagna rotonda Myrdal Alva e via Stradone, nonchè il ponte sui Fiumi Uniti all’altezza della rotatoria Myrdal Alva.

Stessa situazione per via Villanova, dalla provinciale 45 a via Viazza di Sotto; via Viazza, dalla provinciale 27 a via Macoda; via Ravegnana statale 67 lato fiume Ronco nelle località di Coccolia e Durazzanino, non più allagata e in attesa di pulizia. Chiuse anche le provinciali 3 Ponte della Vecchia, da Dismano a Castiglione; 118 Dismano tra Casemurate e Borghetto; 99 via Viazza di Sotto all’altezza della rotonda di San Michele; 27 via Cella da via Trova a via Rustica; e 53 via Budria. Sono in fase di aggiornamento le chiusure riguardanti le strade comunali.

Il Comune ha anche disposto nuove evacuazioni al confine comunale con Russi. In particolare per gli abitati di San Michele, Fornace Zarattini, Villanova di Ravenna e le relative case sparse. Il punto di accoglienza è all’Istituto tecnico industriale statale Nullo Baldini.

12.19 – 27.000 CLIENTI SENZA LUCE IN EMILIA-R., ENEL A LAVORO

Sono ancora 27.000 i clienti rimasti senza elettricità in Emilia-Romagna a causa del maltempo che si è abbattuto sulla regione nei giorni scorsi, causando danni alle linee elettriche e agli impianti di distribuzione. E-Distribuzione ha messo in campo una task force di 700 tecnici, tra personale interno e quello di imprese terze, per fronteggiare l’emergenza, che da inizio settimana sta interessando principalmente le province di Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna. Le squadre dell’azienda elettrica stanno intervenendo sul campo, in molti casi in condizioni impervie, per riparare i danni alla rete elettrica. In volo anche quattro elicotteri per ispezionare le linee danneggiate e consentire al personale di poter eseguire manovre in aree non raggiungibili. Sono già stati mobilitati 170 gruppi elettrogeni e quattro power station per poter fornire alimentazione di emergenza non appena le condizioni meteorologiche consentiranno il deflusso delle acque. Le operazioni di ripristino dell’alimentazione sono tuttora rallentate da gravi problemi alla viabilità. Il centro di controllo di Bologna sta monitorando la situazione h24, eseguendo le manovre in telecomando e coordinando il dispiegamento delle squadre sul territorio, per rialimentare il maggior numero di clienti rimasti senza energia elettrica. Tutti gli interventi sono realizzati in coordinamento con le istituzioni locali, le Prefetture e la Protezione civile regionale e nazionale.

“Il lavoro dei tecnici di E-Distribuzione proseguirà fino al completo ripristino del servizio elettrico”, assicura l’azienda, che ricorda anche che “è possibile avere informazioni in temo reale sui guasti e monitorare autonomamente lo stato di alimentazione della rete elettrica, attraverso la ‘mappa delle disalimentazioni’ al link: https://www.e-distribuzione.it/interruzione-corrente-primo.html”. Per segnalare un guasto è attivo tutti i giorni h/24 il numero verde 803.500 indicando il codice Pod della propria utenza riportato nella bolletta elettrica.

12.15 – IN PROVINCIA RAVENNA TRA MIGLIORAMENTI E NUOVI ALLAGAMENTI

Prima l’innalzamento dei livelli dell’acqua del canale Magni che ha causato tracimazioni e allagamenti nelle aree circostanti. Con la raccomandazione ai residenti di salire ai piani alti oppure di recarsi nella sede del comitato cittadino di Villanova o nell’area di accoglienza allestita al Cinemacity. Poi la frattura del Lamone fra Reda e Fossolo, che ha sovraccaricato il Cer e tutta la rete secondaria dei canali consortili, allagando parti significative delle campagne. In particolare interessati i Comuni e le frazioni di Russi, Godo, San Pancrazio e Villanova di Ravenna.

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Il Comune di Ravenna è intervenuto prontamente sul posto, con il supporto della Polizia Locale e ha provveduto a informare i cittadini di Villanova di Ravenna, in collaborazione con il comitato cittadino, del fenomeno in corso, invitandoli a recarsi ai piani alti, offrendo a chi ne fosse impossibilitato il primo piano della sede del centro civico, aperta straordinariamente, o la sistemazione al Cinemacity. Infine verso le 7 di questa mattina è stata emanata l’ordinanza di evacuazione immediata della popolazione e delle aziende di Villanova di Ravenna, Filetto e Roncalceci interessate da possibili fenomeni di allagamento. Con punto di accoglienza al Cinema City e al Museo Classis.

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9.46 – IN ROMAGNA ANCORA ALLAGAMENTI E SALVATAGGI IN CORSO

In Romagna sono in corso ancora alcuni allagamenti, in particolare nel ravennate, “perchè l’acqua non riesce ad essere assorbita“. A dirlo è il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ospite questa mattina in videocollegamento con Agorà. “Abbiamo oltre 10.000 sfollati in questo momento- fa il punto Bonaccini- abbiamo 280 frane attive in oltre 60 Comuni e 400 strade distrutte o interrotte. Abbiamo purtroppo ancora alcuni allagamenti in corso nel ravennate, perchè l’acqua non riesce a essere assorbita. E’ caduta su un terreno che non riesce più ad assorbire nulla, viene tutta incanalata nei fiumi e qualche argine per la pressione si rompe”. Da ieri, continua Bonaccini, “ad una ad una si sono salvate tante vite umane e si sta arrivando negli ultimi avamposti”. A causa delle difficoltà nei collegamenti e della mancanza della corrente elettrica, infatti, “in alcuni casi è stato quasi impossibile arrivare- spiega il presidente- i salvataggi si stanno completando in queste ore”. Il fronte del fenomeno del resto “è vastissimo”, perchè va dal reggiano alla Romagna, comprese le aree appenniniche.
“Adesso dobbiamo pensare alle persone- afferma Bonaccini- le Istituzioni devono avere questo come ossessione. Sono le persone la prima cosa che conta e bisogna metterle al riparo”

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9.41 – RAVENNA CHIEDE PIÙ MEZZI ESERCITO PER RICOSTRUIRE ARGINI

Più uomini e mezzi speciali dell’Esercito per ricostruire gli argini rotti dalle piene dei fiumi. Li invoca intervenendo questa mattina a Radio anch’io il sindaco di Ravenna Michele De Pascale. “Se non si potenzia la presenza delle forze militari non ricostruiamo gli argini e gli allagamenti continueranno”, spiega il primo cittadino, precisando che da un lato la situazione sta migliorando dal punto di vista della condizione dei fiumi, ma le grandi rotture nelle città della pianura stanno portando verso il mare, e dunque verso la città dei mosaici, tantissima acqua. Le pianure intorno alla città sono infatti allagate anche per 50-60 centimetri di acqua sopra la terra.

L’amministrazione, prosegue, ha adottato una politica di evacuazioni preventive allestendo cinque hub per l’accoglienza. E tra oggi e domani ci saranno i primi rientri a casa. Anche se le previsioni per il fine settimane non sono proprio positive. Sono tanti i fronti aperti anche a Cesena, anche se non quello degli argini da ricostruire, gli fa eco il Collega Enzo Lattuca. Sottolineando che stanno partendo le operazioni di ripristino e pulizia di strade e cantine, dato che il problema si sta spostando a valle, verso il mare. La città, che ieri temeva una nuova esondazione del Savio, tira dunque un sospiro di sollievo, anche grazie alle rotture degli argini a valle che hanno fatto scendere il livello dell’acqua. La prima attenzione, comunque, conclude Lattuca, riguarda ancora il salvataggio delle ultime persone in difficoltà, con l’elicottero nelle zone di collina franate e con gommoni e mezzi anfibi nelle campagna e nelle case allagate. E intanto scatta il ripristino.

9.11 – IN ROMAGNA ALLAGATA ANCHE LUGO

Anche il Comune di Lugo, in provincia di Ravenna, da questa notte fa i conti con le alluvioni. Le esondazioni di Senio e Santerno hanno infatti raggiunto la cittadina e le zone limitrofe allagando diverse strade del centro urbano. Come spiega sui social il sindaco Davide Ranalli una mano l’hanno data il bacino di laminazione e l’aspirazione di parte dell’acqua nel canale Mulini. Tuttavia, “la quantità è troppo importante”. L’invito è dunque anche in questo caso a salire ai piani superiori delle abitazioni, oppure a evacuare, recandosi da amici o parenti oppure al Palazzetto dello sport in via Sebin.

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