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Vaccino e regioni: sul web poca informazioni da Valle d’Aosta, Campania e Basilicata

È quanto emerge dalla ricerca 'La comunicazione della vaccinazione anti Covid-19 sui siti web delle Regioni e Province Autonome italiane', condotta da Agenas, Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Istituto di linguistica computazionale del Cnr

Pubblicato:18-05-2021 13:36
Ultimo aggiornamento:18-05-2021 14:34

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ROMA – Il 57% dei siti web e portali delle regioni italiane ha riservato uno spazio alle informazioni sulla campagna vaccinale contro il Covid-19. Il 29% ha uno spazio dedicato ma con informazioni parziali e/o frammentate, mentre il 14% non ha dedicato alcuno spazio a questo tema. Tre regioni (Valle d’Aosta, Campania e Basilicata), in particolare, non hanno fornito ai cittadini adeguate informazioni sulla pandemia. È quanto emerge dall’indagine dal titolo ‘La comunicazione della vaccinazione anti Covid-19 sui siti web delle Regioni e Province Autonome italiane’, condotta da Agenas, Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Istituto di linguistica computazionale del Cnr. I dati, raccolti nei mesi di marzo e aprile, sono stati presentati oggi in occasione di una conferenza sul web.

Una “buona comunicazione” sul Covid, emerge ancora dal report, è rappresentata dal portale ‘Costruire Salute‘ della Regione Sicilia. Riguardo alle informazioni sulle categorie di cittadini aventi diritto alla vaccinazione, le riportano “l’81% dei siti web e portali regionali, il 14% riporta informazioni solo in maniera parziale, mentre il 5% non riporta informazioni a riguardo”. L’Emilia Romagna, in particolare, ha uno spazio dedicato a “informazioni di dettaglio relative alle categorie aventi diritto sia nel momento di analisi sia successivamente”. Sempre secondo l’indagine, inoltre, il “52% siti web e portali regionali non riporta informazioni in merito agli effetti collaterali correlati ai diversi tipi di vaccini: il 48% riporta informazioni sui rischi della vaccinazione, di cui solo il 29% in maniera esaustiva”. Su questo tema, infine, la migliore comunicazione è quella del Veneto, che dedica agli effetti collaterali un video in cui un medico spiega al cittadino le possibili reazioni avverse per ciascun vaccino.

VACCINO, RETTRICE SANT’ANNA PISA: “CONTRARI E INCERTI HANNO BISOGNO INFORMAZIONI

“Dallo studio, svolto a gennaio 2021 sulla popolazione italiana in merito alla vaccinazione anti Covid-19, è emerso che i cittadini contrari o ancora incerti hanno prevalentemente un titolo di studio basso e vorrebbero ricevere maggiori informazioni soprattutto sugli effetti collaterali del vaccino. I sistemi sanitari regionali possono riflettere sulla loro capacità di risposta a tale bisogno di informazioni con le evidenze fornite da questa indagine”. A dirlo la professoressa Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in occasione della presentazione dell’indagine. “Quest’indagine sui siti web delle Regioni e delle Province Autonome- ha spiegato- vuole fornire suggerimenti per il miglioramento dei processi di comunicazione, partendo dall’esperienza di navigazione del cittadino”.


DG AGENAS: “CITTADINI RICHIEDONO SEMPRE PIÙ INFORMAZIONI SUL WEB

“L’indagine va incontro alla sempre maggiore richiesta di informazione sui siti web da parte del cittadino e fornisce uno strumento di studio e analisi a supporto delle Regioni e delle Province Autonome per la realizzazione di una comunicazione di qualità costantemente aggiornata“, ha dichiarato il direttore generale di Agenas, Domenico Mantoan, durante la conferenza.

“L’obiettivo- ha proseguito- è offrire in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale un servizio adeguato rispetto alle informazioni sulla vaccinazione anti Covid-19. Proprio per questo, il progetto segnala una serie di azioni che i policy maker regionali potrebbero intraprendere, per rendere la comunicazione istituzionale efficace e uniforme, migliorando la consapevolezza del cittadino sui corretti percorsi di cura e tutela della propria salute”.

AGENAS: “INFORMAZIONI CHIARE AUMENTANO LA PROPENSIONE A VACCINARSI

“Dalla precedente indagine svolta da Agenas, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sulla popolazione italiana, è emerso come la ricezione di informazioni chiare sul vaccino anti Covid-19 possa aumentare la propensione dei cittadini a vaccinarsi“, ha spiegato il presidente di Agenas Enrico Coscioni, in occasione della presentazione dell’indagine. “In questi giorni stiamo assistendo ad un calo dei decessi, dei contagi oltre che a un minor ricorso all’ospedalizzazione dei pazienti. Ciò- ha spiegato Coscioni- sta avvenendo soprattutto grazie alla campagna di vaccinazione in atto e dunque l’Agenzia è impegnata a dare tutto il supporto necessario alle Regioni e Province Autonome anche rispetto alla delicata fase di relazione tra i vari enti del Servizio sanitario nazionale e cittadini”.

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