ROMA – “In queste ultime settimane la quindicesima edizione del Grande Fratello ci ha già fatto vedere uno spaccato di Italia che non ci piace, a base di bullismo e violenza ai danni di una delle partecipanti. Ora è il turno della violenza sugli animali. Filippo Contri, l’ennesimo personaggio in cerca di popolarità spicciola, si è esibito in una pessima “lezione” di educazione cinofila e addirittura medicina veterinaria. Parlando del suo doberman, infatti, ha spiegato e si è vantato – “checché ne dicano gli animalisti” – di essere per i modi antichi e che se il cane sbaglia si merita un calcio. Non contento, ha pensato di sfoggiare nozioni di veterinaria – dall’alto della sua laurea in economia – e ha sentenziato che la coda va tagliata perché è troppo sottile e rischia di rompersi. Infine, ha parlato anche del taglio delle orecchie: anche questo secondo lui necessario perché le orecchie del doberman sono troppo sottili e si feriscono ma alla fine ammettendo che è una questione estetica perché con le orecchie tagliate il cane “fa paura””. Così la Lega nazionale per la difesa del cane in un comunicato.
“Non seguo il Grande Fratello e non so chi sia questa persona”, afferma Piera Rosati, presidente nazionale della Lega nazionale per la difesa del cane, “ma mi hanno segnalato questi filmati e li ho trovati aberranti. Innanzitutto, dovrebbe aggiornarsi sul corretto rapporto tra uomo e cane e sui metodi educativi; non lo dicono gli animalisti, ma etologi di fama internazionale. In secondo luogo, lo invito a non cercare scuse mediche per giustificare mutilazioni che, è bene ricordarlo, sono vietate per legge.”
“Trovo che il messaggio passato in televisione, in un programma di grande popolarità come questo, sia gravissimo e mi auguro che la conduttrice, Barbara D’Urso, che più volte si è dichiarata amante degli animali si dissoci in primis da queste affermazioni. Mi auguro inoltre che vengano presi dei seri provvedimenti nei confronti di questo concorrente; che ci piaccia o no queste persone hanno un forte seguito e non possono permettersi di divulgare concetti retrogradi e violenti. La violenza sugli animali è una piaga vera nel nostro Paese, non possiamo lasciare che venga promossa da un palco così importante”, conclude Rosati.
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