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No all’abolizione dei tribunali per minorenni, la petizione supera le 9.300 firme

  MILANO - Da Gherardo Colombo a Giuliano Pisapia: sono oltre

Pubblicato:18-05-2016 12:24
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:44

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MILANO – Da Gherardo Colombo a Giuliano Pisapia: sono oltre 9.300 le firme on line raccolte dalla petizione contro l’abolizione dei tribunali per i minorenni. Provvedimento previsto dalla bozza di riforma della giustizia in discussione al Senato. Per l’ex magistrato di Mani Pulite c’e’ “il rischio molto concreto e grave che la giustizia finisca per trattare ragazzi e bambini come se fossero adulti, con conseguenze molto negative per loro e per la collettivita’. In base alla mia esperienza politica, giuridica e amministrativa non posso condividere e ritengo rischiosa e controproducente”, ha scritto il sindaco di Milano. La petizione e’ stata lanciata dal Cnca (Coordinamento delle comunita’ d’accoglienza) ed e’ indirizzata ai senatori, che stanno ricevendo nelle loro mail le firme.


La riforma, cosi’ come e’ al momento, e’ destinata a riportarci indietro di 50 anni -si legge nel testo pubblicato su www.change.org-, proprio nel momento in cui la nostra Giustizia Minorile sta ricevendo i maggiori tributi nel resto d’Europa. La riforma ridurra’ drasticamente la specializzazione dei Magistrati (sia Giudicanti che Inquirenti) che si occupano di Minori, portando nella maggior parte d’Italia ad una situazione nella quale si occuperanno di questioni delicatissime (penale minorile, abuso sessuale in infanzia, separazioni ad alta conflittualita’, maltrattamenti ai bambini,…) Magistrati che non hanno specializzazione sui temi dei Minorenni, e che si devono occupare di questa materia al pari di incidenti stradali, marchi, fallimenti”.

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“Gli stessi parlamentari sembrano sottovalutare i rischi di un’abolizione tout court del Tribunale dei Minori – commenta Emanuele Bana, presidente della Cooperativa Comin, storica organizzazione milanese che si occupa di infanzia e famiglie in difficolta’ -, a favore di non meglio specificate sezioni specializzate, che in casi precedenti non sono quasi mai state realizzate. In questo modo si rischia di disperdere tutto l’immenso sapere che magistrati e pubblici ministeri hanno maturato nel tempo. Il grande pregio della giustizia minorile in Italia e’ quella di avere strumenti realmente educativi e riparativi del reato, cosa che verrebbe certamente meno nella riforma. Occorre stralciare dalla riforma Orlando questa delicatissima tematica”.

La maggior parte degli operatori del settore hanno preso una posizione durissima contro la soppressione dei Tribunali per i Minorenni. Tra questi magistrati, magistrati minorili, avvocati minorili, ordine degli assistenti sociali, ordine degli psicologi. La Riforma nella sua prima forma prevedeva il passaggio di competenze dai Tribunali per i minorenni al nuovo Tribunale della Famiglia. A inizio anno invece la Commissione Giustizia della Camera ha approvato un emendamento -a firma di Donatella Ferranti, del PD- che di fatto sopprime dei Tribunali per i Minorenni e delle Procure presso i Tribunali per i minorenni, a favore di sezioni specializzate presso i Tribunali ordinari.

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