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Mattarella a Birkenau: “I regimi fascisti consegnarono i concittadini ai carnefici”

Il Capo dello Stato definisce il campo di sterminio "un immenso cimitero senza tombe"

Pubblicato:18-04-2023 16:50
Ultimo aggiornamento:19-04-2023 14:27

mattarella strage di Curragghja
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ROMA – “Un immenso cimitero senza tombe”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, definisce il campo di sterminio di Birkenau, durante la sua visita.

“L’odio, il pregiudizio, razzismo, l’estremismo, l’antisemitismo, l’indifferenza, il delirio, la volontà di potenza sono in agguato” sfidano “in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli. Non può essere ammesso nessun cedimento alle manifestazioni di intolleranza e di violenza, nessun arretramento nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali base del nostro convivere pacifico“.

“Cari sopravvissuti, care ragazze e cari ragazzi oggi è lo Yom HaShoah, è la giornata del ricordo dell’Olocausto. Ricordare è dimensione di impegno è dimostrazione che contro l’oblio la memoria vince, per affermare l’orgoglio di essere persone umane per ripetere e ribadire mai più”, prosegue il Capo dello Stato.


“Un saluto particolare ai sopravvissuti preziosi testimoni della verità. Siamo qui oggi, a rendere omaggio a far memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che con la complicità dei regimi fascisti europei che consegnarono i propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine orrendo contro l’umanità, un crimine atroce che non puo’ conoscere ne’ oblio né perdono”.

“In quattro anni, dal 1941 al 1945, in questo complesso, furono assassinate centinaia di migliaia di persone, ben oltre un milione in ragione della propria appartenenza a una fede, a una cultura, in ragione delle loro convinzioni o della loro condizione. Nei campi nazisti, oltre un milione di ebrei, bersaglio di quella disumana macchina di orrore, anche oppositori politici, sinti, rom, disabili, omosessuali trovarono la morte nelle camere a gas o per il freddo, la fatica, la fame e le malattie o ancora perché vittime di esperimenti criminali“.

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