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VIDEO | Orso e uomo, per la convivenza serve “un pizzico di umiltà”

Il generale Antonio Pietro Marzo, comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri, spinge a cercare "soluzioni adeguate", indicate da Ispra e università

Pubblicato:18-04-2023 13:01
Ultimo aggiornamento:18-04-2023 13:02

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BOLOGNA – Nel rapporto tra l’uomo e gli ambienti naturali come boschi e foreste occorre tutelare la biodiversità, rispettare le norme e comportarsi con “un pizzico di umiltà”. È la ricetta del generale Antonio Pietro Marzo, comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri, interpellato dalla ‘Dire’ sul dibattito che si aperto in merito alla gestione degli orsi dopo la morte in Trentino del runner Andrea Papi.

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“Naturalmente le foreste e i boschi, per essere vissuti, rientrano in quella che è l’armonia della natura e quindi anche degli ecosistemi e della biodiversità: hanno bisogno della flora, della fauna e anche degli animali“, afferma Marzo, che ha toccato il tema ieri a Bologna a margine dell’inaugurazione del 216esimo Anno accademico dell’Accademia nazionale di agricoltura. “Poi è chiaro che sui nostri territori, che sono molto urbanizzati e naturalmente portano l’uomo ad introdursi negli ambienti che sono destinati agli animali- continua Marzo- dobbiamo farlo, io penso, con un pizzico di umiltà, cercando di trovare delle soluzioni adeguate che le componenti scientifiche come l’Ispra e le Università ci danno“.

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Detto ciò, “noi non facciamo altro che esercitare il nostro controllo e il rispetto delle norme”, aggiunge il comandante, quindi sull’argomento in sè “non possiamo intervenire direttamente, ma facciamo un’azione di rispetto delle norme. E la sostenibilità si ottiene rispettando le norme”.

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