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Ucraina, padre Tchaban: “Raid su Leopoli, i profughi sono tantissimi”

Colpita con 5 missili la città a 70 chilometri dal confine con la Polonia, dove si sono radunati tantissimi profughi in fuga da altre zone sotto attacco

Pubblicato:18-04-2022 15:04
Ultimo aggiornamento:27-04-2022 13:40

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ROMA – “Nella notte sono caduti cinque missili e i morti sono almeno sei, anche se in questo momento l’allarme sembra rientrato”: così all’agenzia Dire padre Mikhailo Tchaban, salesiano a Leopoli, L’viv in ucraino, città a circa 70 chilometri dal confine con la Polonia colpita da raid russi. Il bilancio fornito dal missionario, di nazionalità ucraina, coincide con quello comunicato dal governatore regionale Maksim Kozytsky, citato dalla stampa locale. Secondo il dirigente, i raid hanno causato anche otto feriti, tra i quali un bambino.

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Padre Tchaban sottolinea che a Leopoli restano “tantissimi profughi”, scappati dalle regioni centrali e orientali dell’Ucraina a causa del conflitto armato. “Molti”, aggiunge, “sono anche nella nostra casa in città”.


DALL’UCRAINA SUPERATI I 4,8 MILIONI DI PROFUGHI

Secondo le Nazioni Unite, il numero delle persone costrette a lasciare il Paese a causa dei bombardamenti e degli scontri cominciati il 24 febbraio ha superato i quattro milioni e 800mila.

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