
ROMA – “C’è una forte e chiara volontà di risolvere i problemi, ma le istituzioni non sempre ci sono, oppure sono in grado di farlo. Nonostante questo, ho visto un paese pieno di ottimismo e possibilità. Il dinamismo della società civile è incoraggiante, soprattutto da parte dei leader religiosi, per contrastare il radicalismo“. Ne è convinto Josef Weidenholzer, eurodeputato austriaco di Socialisti e democratici, raggiunto dall’agenzia DIRE al ritorno dalla prima missione di delegati europei in Nigeria dal 3 al 7 aprile.
“E’ un paese complesso, che punta alla stabilità– prosegue Josef Weidenholzer- ma per farlo, ricorre unicamente all’esercito che, sebbene si stia dando da fare, non può porre fine da solo al radicalismo, agli attacchi di Boko Haram, o ai contrasti tra i contadini e i pastori nelle regioni centrali. Questo lo hanno capito molto bene i capi della chiesa cattolica e gli imam musulmani. Abbiamo avuto vari incontri con i loro esponenti, in cui ci hanno spiegato il modo in cui si impegnano a fornire una narrativa diversa dell’Islam e della fede, per tenere i giovani lontani dalle ideologie sbagliate. Inoltre, condividono la convinzione che solo attraverso il dialogo tra le comunità si possa ottenere la sicurezza, la comprensione reciproca e la riconciliazione nazionale”.
La Nigeria è uno dei paesi più popolosi e ricchi dell’Africa, tuttavia ancora afflitto da profonde diseguaglianze economiche, che lo rendono uno dei principali paesi di partenza dei migranti: “gran parte della popolazione dipende dagli aiuti internazionali per il cibo”, ricorda Weidenholzer. Poi ci sono i conflitti sociali: i delegati hanno discusso con le autorità anche del tema delle persecuzioni contro gli albini o la minoranza dei musulmani sciiti. Infine, le violenze di stampo jihadista di gruppi come Boko Haram, ancora attivo nel nord-est. E il prossimo anno si terranno le presidenziali: “Siamo stati lieti di vedere che le istituzioni si stanno impegnando a garantire elezioni libere, corrette ed eque”, aggiunge l’eurodeputato, favorevole a una ricandidatura del presidente in carica, Muhammadu Buhari: “Le opposizioni sono attive, ma a mio avviso non sono ancora pronte a governare il Paese. Ma decideranno gli elettori”.
Infine, Weidenholzer conferma l’incontro con le autorità dell’Edo State, che di recente hanno vietato la pratica dei riti vudù, che alimentano la tratta di donne verso l’Europa: “è un passo importante per porre fine all’immigrazione irregolare e al traffico della prostituzione”.

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