
ROMA – Nessuna decisione da parte del Tribunale Superiore delle Acque sul ricorso proposto da Acea e sostenuto dal Comune di Roma alla terza determinazione emanata dalla Direzione Risorse Idriche e Difesa del suolo della Regione Lazio lo scorso 29 dicembre per ribadire lo stop alle captazioni sul lago di Bracciano e l’utilizzo dei prelievi solo in casi di emergenza, debitamente autorizzati dalla Regione.
Il giudice, nell’udienza di stamattina al Palazzo di Giustizia di Roma, ha rinviato ogni decisione al prossimo 30 maggio
A farlo sapere e’ Bracciano Smart Lake, il team di ricercatori ed esperti del lago alle porte di Roma costituito grazie al giornalista scientifico Emanuele Perugini per monitorare il livello del bacino in crisi idrica dal 2017.
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Il giudice non ha ravvisato i presupposti per una decisione in via cautelare
“Dal punto di vista processuale- ha spiegato a Bracciano Smart Lake Costantino del Savio, presidente del Consiglio Comunale di Trevignano Romano- e’ un bene: il giudice non ha ravvisato i presupposti per una decisione in via cautelare e quindi decidera’ nel merito coi tempi ordinari del giudizio”.

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