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Terrorismo, l’egiziano espulso da Roma sperava che il figlio neonato diventasse jihadista

A.O.R. Mohamed, cittadino egiziano di 42 anni, era pregiudicato per reati contro il patrimonio

Pubblicato:18-04-2017 08:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:07

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ROMA  – Gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito l’espulsione di A.O.R. Mohamed, cittadino egiziano di 42 anni.

Provvedimento disposto dal Ministro dell’Interno; si tratta della 166esima espulsione effettuata dal gennaio 2015.

Il destinatario del provvedimento – residente a Roma e titolare di regolare permesso di soggiorno dal 2002 – di professione commerciante ortofrutticolo e pregiudicato per reati contro il patrimonio, era da tempo sotto attenzione da parte della DIGOS della Questura di Roma, in quanto sospettato di essere vicino ad ambienti radicalisti islamici.


L’ATTIVITA’ ONLINE

Da risultanze investigative infatti, era emerso che l’uomo stava vivendo un periodo di totale cambiamento comportamentale, incline ad una progressiva radicalizzazione. Su facebook aveva attestato la sua posizione integralista, nettamente ostile nei confronti dei “miscredenti cristiani”.

Subito dopo l’attentato di Parigi del 13 novembre 2015, l’uomo non solo avrebbe giustificato i fatti terroristici avvenuti, ma avrebbe condannato coloro che avevano espresso solidarietà e cordoglio nei confronti della Francia.

Lo stesso inoltre, nell’occasione della nascita di uno dei suoi figli, avrebbe auspicato che il neonato potesse diventare uno dei futuri comandanti dello “jihad”.

Alla luce delle evidenze emerse, attraverso il coordinamento della Direzione Centrale di Polizia di Prevenzione, il ministro dell’Interno ha emesso il provvedimento d’espulsione, rendendo così indispensabile il tempestivo rintraccio del cittadino egiziano.

Al termine di attività d’indagine, l’uomo è stato individuato e accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma, dove gli è stato notificato il provvedimento di espulsione, con conseguenziale revoca e ritiro del permesso di soggiorno in suo possesso. Nella serata del 14 aprile – dopo la convalida del competente Giudice di Pace – l’interessato è stato accompagnato da personale dell’Ufficio Immigrazione presso l’aeroporto di Fiumicino, da dove è partito con volo per il Cairo alle ore 22:00.

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