Getting your Trinity Audio player ready...
|
NAPOLI – “In base della nostra esperienza di ricercatrici sul tema della violenza abbiamo ritenuto necessaria questa campagna di contrasto all’utilizzo della Pas nei tribunali. Proprio in questi giorni negli Stati Uniti è uscito un volume di Jean Mercer su cosa succede quando i figli rifiutano un genitore e vengono poi fatte delle politiche di riunificazione forzata, di come queste hanno degli effetti negativi nel loro sviluppo”. Lo spiega alla Dire Caterina Arcidiacono, componente del comitato scientifico di Protocollo Napoli che ha lanciato la campagna contro l’uso della Pas/alienazione parentale nei tribunali.
“Per quanto riguarda la nostra attività di ricerca, al di là di valutare le storie e avere raccolto le storie di bambini allontanati dai genitori e quello che provano, abbiamo effettuato – prosegue – lavori di systematic review della letteratura, il che vuol dire analisi di tutti i lavori usciti in pubblicazione nelle riviste scientifiche confrontando gli ultimi anni con quello che accadeva dieci anni e vent’anni fa. E quindi il mito della Pas è qualcosa per chi non ha studiato e che è rimasto legato a una letteratura vecchia e obsoleta. Ma non va né con la ricerca contemporanea né con la letteratura più aggiornata e recente, che valuta gli effetti di pratiche che ormai dovrebbero essere desuete. La formazione universitaria aggiornata in relazione a una ricerca evidence based è quella che ci porta i dati su come formare gli operatori, come formare gli addetti ai servizi e quindi dà corpo a quella che è la terza missione dell’università, cioè la presenza dell’università nel sociale. E noi come università Federico II lo facciamo col corso di perfezionamento su perizia e ctu in relazione con la letteratura internazionale più recente, ovviamente, con gli organismi internazionali, dagli attori del Grevio a Reem Alsalem, rapporteur alle Nazioni Unite su questo tema”.
NAPOLI – “Abbiamo deciso come Centro di studi dipartimentale Adv – Against domestic violence, centro di ricerca del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano-Bicocca – di sostenere questa campagna perché ci pare che mettere in luce una delle forme di violenza che è sempre stata sottaciuta era fondamentale anche per allertare i nostri studenti che saranno futuri professionisti e professioniste”. Così alla Dire Marina Calloni, docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e direttrice del centro di ricerca Adv, tra le promotrici della campagna contro l’uso della Pas/alienazione parentale nei tribunali lanciata da Protocollo Napoli. “Abbiamo impostato da più di dieci anni – evidenzia – dei percorsi di formazione per studenti e studentesse, quindi una formazione in itinere, ma anche multidisciplinari per professionisti, non soltanto di aggiornamento, quindi intra professionali, ma anche interprofessionali. In entrambi i casi noi cerchiamo di dare agli studenti delle docenti e dei docenti che propongano riferimenti scientifici adeguati e anche attraverso professionisti e professioniste che sostengono l’arbitrarietà della Pas. Su questo, però, bisogna molto lavorare soprattutto con le vecchie generazioni di professionisti e professioniste che avevano accolto questo costrutto in diverse maniere, così come per esempio non si rendono conto della differenza tra conflitto e mediazione per cui molto spesso, anche in casi di violenza, cercano di ‘ricucire’ la famiglia nonostante la donna non lo voglia e neanche i bambini. C’è anche, dunque, il problema di uno zoccolo duro su cui bisogna lavorare e che noi purtroppo certe volte non intercettiamo”.
Calloni sottolinea che “la campagna di Protocollo Napoli, cui avevamo aderito subito, l’abbiamo sostenuta e diffusa anche all’interno del nostro sito e newsletter dell’academic network UN.I.RE. (UNiversità In REte contro la violenza di genere), cioè la rete di università italiane per l’applicazione e l’implementazioine della Convenzione di Istanbul a partire dalle università dove lavoriamo, ma ovviamente in tutta le società. È fondamentale – conclude Calloni – il lavoro che noi stiamo facendo con tutte le università dando di volta in volta informazioni sulla campagna e sulle attività connesse“.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it