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Deportazione di bambini ucraini, l’appello di Save the Children: “Serve un’indagine urgente”

Circa 164 bambini di età compresa tra i 4 e i 18 anni sono stati trasferiti dalle regioni di Donetsk, Kharkiv e Kherson

Pubblicato:18-03-2023 18:29
Ultimo aggiornamento:19-03-2023 18:42
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ROMA – “Save the Children ha chiesto un’indagine completa dopo che una Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha riscontrato numerose violazioni del diritto internazionale commesse in Ucraina, compresi i trasferimenti forzati e la deportazione di bambini all’interno e all’esterno dell’Ucraina. La Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite (COI) sull’Ucraina, nel suo rapporto del 15 marzo, ha infatti elencato le violazioni commesse in Ucraina, tra cui quelle durante le ostilità, le esecuzioni sommarie, gli attacchi contro i civili in fuga, il confinamento illegale, la tortura e i trattamenti inumani, la violenza sessuale e di genere e gli attacchi illegali sul territorio controllato dall’Ucraina e dalla Federazione Russa”. Lo fa sapere in una nota Save the Children.

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I DATI DEL RAPPORTO

“Inoltre, la COI- si legge ancora- ha esaminato il trasferimento di 164 bambini di età compresa tra i 4 e i 18 anni dalle regioni di Donetsk, Kharkiv e Kherson, rimasti orfani a causa della guerra o che avevano perso i contatti con loro durante le ostilità, stabilendo che ciò costituiva una violazione del diritto umanitario internazionale e un crimine di guerra. Il rapporto ha anche documentato il devastante impatto che la guerra ha avuto sulle famiglie in tutta l’Ucraina. Dal 24 febbraio 2022 sono state uccise o ferite più di 21.000 persone, tra cui quasi 1.500 bambini, anche se l’ONU ritiene che le cifre reali siano molto più alte. Il conflitto armato ha costretto oltre 5 milioni di persone in Ucraina ad abbandonare le proprie case e attualmente quasi 19 milioni di persone nel Paese hanno bisogno di assistenza umanitaria”. “Nel rapporto sono descritte molte gravi violazioni- aggiunge il comunicato- contro i bambini, tra cui l’esecuzione sommaria di un quattordicenne, casi di violenza sessuale e di genere su bambini di soli 4 anni e un caso di confinamento illegale in cui i detenuti, compresi i bambini, sono stati tenuti nel seminterrato di una scuola insieme a corpi di anziani morti durante tale detenzione”.



“Nessuna regione dell’Ucraina è stata risparmiata da questa guerra brutale. Questo rapporto evidenzia le condizioni orribili che bambini e famiglie hanno dovuto sopportare nell’ultimo anno. Avere evidenza che molti bambini sono stati deportati e trasferiti con la forza e che molti hanno perso i contatti con le loro famiglie e i loro cari ci allarma. Essere strappato dal Paese e dalla cultura che sono familiari è molto doloroso per un bambino. Secondo il diritto internazionale, si deve fare tutto il possibile per rintracciare e riunire le famiglie che sono state separate durante le ostilità”, ha dichiarato Sonia Khush, Direttore nazionale di Save the Children per l’Ucraina. “Operando in condizioni difficili e con accesso limitato, la COI ha messo in luce in modo impressionante questioni che noi stessi abbiamo affrontato, come la discrepanza dei numeri e la risposta eccessivamente politica alla situazione in Ucraina. Per questo abbiamo ancora bisogno di un’indagine separata che esamini l’intero spettro delle violazioni dei diritti dei bambini”, conclude Sonia Khush.

L’APPELLO

“Save the Children esorta la comunità internazionale ad avere un approccio globale alla responsabilità, che comprenda il diritto alla verità, al risarcimento e alla non ripetizione di quanto accaduto, e chiede un’indagine completa che si concentri sulle gravi e altre violazioni dei diritti dei bambini. L’Organizzazione chiede inoltre il coinvolgimento della diplomazia di terze parti, affinché possano svolgere un ruolo maggiore nell’accesso umanitario e nelle questioni legate alla protezione dell’infanzia, poiché il contesto profondamente politicizzato in Ucraina e nei dintorni continua a ostacolare gli sforzi per supportare coloro che ne hanno più bisogno”, conclude la nota.

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