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BOLOGNA – “Più che un cantautore mi piace definirmi un cantastorie“. Si descrive così Enrico Nigiotti, l’artista livornese in gara all’ultima edizione di Sanremo con il brano ‘Nonno Hollywood‘ che ad aprile inizierà il suo tour nei teatri, con una data anche al teatro Duse di Bologna. Dieci anni dopo aver partecipato ad Amici, nel 2009, Enrico parla del suo cambiamento: “Sono più adulto e maturo ma tutto grazie alle cose che mi hanno portato fin qua”.
Ricordato da molti per aver lasciato il serale del talent show condotto da Maria De Filippi ‘per amore’, cedendo il posto alla sua ragazza di allora, Elena D’Amario, Nigiotti rifarebbe tutto “sia quelli che possono essere stati degli sbagli, sia le cose giuste. Rifarei tutto quello che ho fatto e non farei le cose che non ho fatto, perché tutte sono state esperienze che in quei momenti mi sentivo di vivere d’istinto, che è una cosa che mi caratterizza da sempre”. Ma in dieci anni, Nigiotti è cresciuto anche sotto il profilo artistico. Dopo Amici, ha partecipato a Sanremo Giovani nel 2016 arrivando terzo con “Qualcosa da decidere”, poi X-Factor nel 2017, ‘guidato’ da Mara Maionchi e quest’anno Sanremo, gareggiando insieme ai big.
“Durante Sanremo Giovani forse mi sono sentito un po’ capitato a caso”, risponde Nigiotti quando gli si chiede in quale di questi momenti ha avuto più ‘paura’. “Ad Amici ero veramente giovane e ho imparato molto mentre X-Factor l’ho vissuto con il ‘morso della fame’, il mio obiettivo era quello di dimostrare tanto ed ero salito su un treno che sembrava impossibile potesse passare di nuovo”. Quest’anno “Sanremo è stata la ciliegina sulla torta di due anni di crescita, durante i quali ho anche riscontrato finalmente un interesse da parte del pubblico nei miei confronti, posso dire di aver trovato la mia ‘giusta cifra’”, spiega il cantautore che si sta preparando al tour che lo vedrà esibirsi sui palchi di sette città italiane.
In scaletta “ci saranno tutte le canzoni di ‘Cenerentola e altre storie’, ma anche alcuni pezzi vecchi rivisitati. Sarà uno spettacolo molto suonato, anche perché con me ci sono musicisti fantastici. Sarà emozionante, sia per il pubblico ma soprattutto per me, uno scambio di respiri”, racconta Nigiotti che “non vede l’ora” di esibirsi.
Il suo ultimo album parla di amore, ma anche di famiglia, prima su tutte la canzone dedicata al nonno arrivata al decimo posto a Sanremo. “Per me le radici sono molto importanti- prosegue l’autore- questo disco è come se fosse un diario della mia vita. Ci ho messo tutto, dall’amore alla canzone dedicata alla mia nipotina, fino a quella per Alda Merini”. Nigiotti infatti ha scritto ‘La ragazza che raccoglieva il vento‘ per omaggiare la scrittrice. “Sono un suo grande estimatore. Credo sia tra i pochi artisti che non c’entrano con la musica che mi lascia addosso un’emozione fortissima, un’angoscia di vivere forte, la trovo estremamente comunicativa”, spiega Nigiotti, per il quale è fondamentale “raccontare”. Scrivo “le mie storie tramite immagini, il mio obiettivo è quello di parlare della vita che è la vita di tutti, la mia vera realtà nella sua semplicità”, conclude l’artista.
di Sara Forni
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