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ROMA – In Germania, a pochi giorni dalle elezioni politiche, un video virale sta scuotendo il dibattito pubblico e politico.
Nel filmato, si vede un volantino elettorale del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) che, se esposto controluce, mostra un dettaglio inquietante: l’ombra sovrapposta al volto della candidata sembra disegnare i celebri baffi di Adolf Hitler. La controversia ha immediatamente infiammato i social media, con reazioni che vanno dall’indignazione alla teoria del complotto.
Il video ha rapidamente guadagnato visibilità su piattaforme come Instagram e Twitter, generando migliaia di commenti e condivisioni. Molti utenti vedono in questa coincidenza una trovata propagandistica deliberata o un messaggio subliminale destinato all’elettorato più radicale. Dall’altro lato, i sostenitori dell’AfD e alcuni analisti politici minimizzano l’accaduto, parlando di una semplice illusione ottica o di una manipolazione.
Il partito, finora, ha respinto ogni accusa, dichiarando che si tratta di una speculazione infondata e che il design del volantino non è stato studiato per evocare alcuna immagine controversa. Tuttavia, questa vicenda si inserisce in un contesto più ampio di critiche rivolte all’AfD, spesso accusato di strizzare l’occhio a movimenti ultranazionalisti.
La protagonista del volantino è Alice Weidel, leader dell’AfD e figura di spicco della politica tedesca.
Nata a Gütersloh nel 1979, ha un background accademico in economia e ha lavorato per istituzioni finanziarie internazionali prima di dedicarsi alla politica.
Weidel si è distinta per le sue posizioni fortemente critiche nei confronti dell’immigrazione e della presunta “islamizzazione” della Germania, sostenendo una visione conservatrice della società e dell’identità nazionale.
Tuttavia, la sua vita personale presenta alcune ‘contraddizioni’ rispetto alle posizioni ufficiali del partito. Weidel ha una compagna, originaria dello Sri Lanka, con cui ha due figli e vive prevalentemente in Svizzera. Questo elemento ha spesso alimentato critiche e accuse di ipocrisia, considerando che l’AfD promuove una visione della famiglia tradizionale e una politica fortemente anti-immigrazione.
Il tempismo di questa controversia è particolarmente significativo: la Germania si avvicina a un’importante tornata elettorale e ogni dettaglio può influenzare l’opinione pubblica.
Resta da vedere se questa vicenda avrà un impatto reale sui risultati elettorali o se sarà destinata a spegnersi nel flusso continuo delle notizie virali.
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