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ROMA – L’esperienza di Fedez al Festival di Sanremo è stata un successo. Il quarto posto ottenuto con “Battito” è, per molti, stato inaspettato visto che nei giorni precedenti non si era fatto altro che parlare di gossip e di un possibile passo indietro dalla kermesse.
Per trovare la giusta concentrazione, il rapper si è affidato a una mental coach. Si tratta di Nicoletta Romanazzi, professionista che ha seguito atleti come Marcell Jacobs e Mattia Perin. Ed è lei stessa a raccontare il lavoro fatto insieme all’artista in vista della manifestazione canora.
“Dietro la performance di Federico c’è stata una preparazione a 360 gradi, una squadra intera che si è compattata e focalizzata per supportarlo affinché potesse portare tutta la sua attenzione solo sulla performance, senza preoccuparsi troppo del resto, ed esprimere la sua arte, i suoi talenti e soprattutto ritrovare la sua musica e il suo pubblico e raccontargli un’esperienza personale molto profonda”, ha scritto Romanazzi su Instagram.
Un lavoro che, però, è partito molto prima della settimana sanremese: “Il nostro percorso è iniziato un mese e mezzo fa con l’obiettivo di prepararlo a salire al meglio sul palco di Sanremo e come con gli atleti che seguo ci siamo focalizzati su: la capacità, quando serve, di escludere il mondo esterno e portare tutta l’attenzione all’interno ed entrare nello stato della massima concentrazione. Non farsi condizionare dal giudizio esterno, dai gossip o dalle polemiche, ma rimanere totalmente focalizzato su quello che voleva portare su quel palco, per se stesso e per tutte quelle persone che avrebbero potuto riconoscersi nel suo vissuto”.
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Romanazzi ne è sicura: “La sua più grande vittoria è stata riuscire a calcare quel palcoscenico nonostante tutto, avere il coraggio di affrontare i propri demoni, riconoscere le proprie fragilità e cominciare a volersi bene senza aspettare che sia il mondo esterno a farlo. Ritrovare ciò che veramente lo rende felice: la sua musica”.
“Sono profondamente grata per questa straordinaria esperienza che mi ha insegnato tanto a livello personale e professionale, oltre ad avermi permesso di conoscere delle bellissime persone”, ha aggiunto.
“Ovviamente il mio lavoro si è focalizzato solo sulla performance- ha concluso- Federico lavora anche con altre figure tra cui uno psicoterapeuta col quale mi sono interfacciata diverse volte per allinearci e lavorare in collaborazione, ciascuno sugli ambiti di propria competenza. È stata una bellissima sinergia che sarebbe bello potesse verificarsi più spesso”.
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