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Tg Politico Parlamentare, edizione del 18 febbraio 2021

Espulsi dal Movimento Cinquestelle i 15 senatori che non hanno votato la fiducia e la proposta di Salvini di intitolare il Ponte sullo Stretto a Draghi tra le notizie dell'edizione di oggi

Pubblicato:18-02-2021 18:16
Ultimo aggiornamento:18-02-2021 18:29
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DRAGHI INCASSA LA FIDUCIA, PRIORITÀ AL LAVORO

Superata la fiducia, il premier Mario Draghi è chiamato alle prove più urgenti. Dopo il via libera di Camera e Senato, arrivato con larghissima maggioranza ma con numeri inferiori al governo Monti, ora l’esecutivo ha due priorità: la gestione della pandemia e la crisi economica. Oggi prima manifestazione di piazza con gli operai della Whirlpool che in pochi mesi hanno incontrato ben tre ministri diversi, Di Maio, Patuanelli e oggi Giorgetti. Il neo ministro dello Sviluppo oggi ha preso di petto le due vertenze più spinose, che colpiscono in particolare il Mezzogiorno. Domani il responsabile del Mise incontrerà i commissari dell’Ex Ilva e i sindacati, ai quali ha già annunciato che “il governo intende allungare lo stop ai licenziamenti”.

CAOS M5S, ESPULSI 15 SENATORI DISSIDENTI

Si allarga la spaccatura nel Movimento Cinquestelle dopo il voto di fiducia al Senato per il nuovo governo Draghi. I 15 senatori che hanno votato contro l’esecutivo, fa sapere il capo politico del Movimento Vito Crimi, saranno espulsi. Tra questi Barbara Lezzi e Nicola Morra che però negano di esser stati allontanati e rilanciano candidandosi al comitato direttivo. Un’ipotesi impraticabile, fanno sapere i vertici che promettono verifiche anche sui 6 assenti ieri in Aula. Ora la spaccatura rischia di estendersi anche alla Camera dove i dissidenti potrebbero oscillare tra i 20 e i 30 deputati. La spaccatura avrebbe ripercussioni anche sulla formazione di sottogoverno e commissioni. Con la nascita di due nuovi gruppi parlamentari a Camera e Senato, infatti, si intaccherebbe la consistenza parlamentare dei Cinque Stelle e dunque anche la relativa quota di sottosegretari e commissioni. Intanto Beppe Grillo invita all’unità e rimarca: “I grillini non sono più marziani”.

SALVINI: “INTITOLIAMO PONTE SULLO STRETTO A DRAGHI

Matteo Salvini a ruota libera. Il leader della Lega mostra di sentirsi sempre più a suo agio nel nuovo esecutivo tanto da voler intitolare il ponte sullo stretto di Messina al premier Mario Draghi. Un’opera che secondo Salvini creerebbe 100mila posti di lavoro e che verrebbe realizzata con l’acciaio prodotto dall’ex Ilva in 4 anni. Il tutto seguendo l’ormai famoso modello Genova. L’ex ministro dell’Interno inoltre, sarebbe pronto ad accogliere tra le fila del suo partito decine di nuovi parlamentari tra cui anche alcuni fuoriusciti del Movimento 5 Stelle. “La famiglia della Lega si allargherà”, ha detto fuori dal Senato. Infine una battuta sull’intergruppo chiesto da Giorgia Meloni. Salvini guarda a quello tra Pd, Leu e 5stelle. E chiosa: “Non ha portato fortuna”.


INPS, A NOVEMBRE 664.423 POSTI DI LAVORO IN MENO

A novembre 2020, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si registrano più di 660mila posti di lavoro in meno. È quanto rileva l’Inps nell’aggiornamento dell’Osservatorio sul precariato. Sono tutti negativi i saldi annualizzati delle varie tipologie di rapporti di lavoro a termine. Crescono i rapporti di lavoro stabili salvaguardati dallo stop ai licenziamenti mentre crollano quelli a termine e stagionali. L’istituto di previdenza rende noto anche il numero totale di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate dal 1° aprile 2020 al 31 gennaio 2021, che è pari a 4 miliardi e 238 milioni.

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