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Morto boss Raffaele Cutolo, Saviano: “Fu più potente di un primo ministro”

"Ha portato con se i misteri del caso Cirillo", commenta il senatore Sandro Ruotolo

Pubblicato:18-02-2021 08:35
Ultimo aggiornamento:18-02-2021 11:24
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ROMA – “Raffaele Cutolo fu un boss potente, più di un primo ministro, più di un ammiraglio d’azienda. Un potere che lo tenne in carcere tutta la vita e i suoi segreti – che porta in tomba con se’ – non riuscirono a ricattare il potere politico che l’aveva usato. Uomo violento e disperato partorito da un un territorio violento e disperato”. Lo scrive su facebook Roberto Saviano.

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RUOTOLO: NELLA TOMBA MISTERI CASO CIRILLO

“È morto il boss Raffaele Cutolo, un capo sanguinario della camorra, protagonista della trattativa tra i servizi segreti ed esponenti della Dc per la liberazione di un assessore regionale campano rapito dalle Brigate Rosse. Ha portato con se i misteri del caso Cirillo”. Cosi’ in un tweet il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.


ZINZI: IN TOMBA SEGRETI E STORIE VITTIME

“La morte di Cutolo chiude una delle pagine piu’ buie della storia della nostra terra. Porta con se’ nella tomba segreti e storie di vittime della criminalita’ i cui familiari avrebbero trovato un po’ di pace se solo avesse deciso di collaborare con la giustizia. Le ferite che ha inferto forse non si rimargineranno mai. A noi sta l’impegno di fare in modo che non si riproponga in futuro il potere criminale che ha trovato spazio in passato”. Cosi’ Gianpiero Zinzi, presidente della Commissione Anticamorra e Beni confiscati del Consiglio regionale della Campania.

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